Il Premier Conte annuncia la proroga delle restrizioni fino al 3 maggio

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Si va verso un prolungamento delle misure restrittive, che verrà ufficializzato dal Premier Conte con un messaggio alla Nazione

Dopo qualche giorno di ottimismo, nella giornata del 9 aprile nuovi contagi a livello nazionale sono saliti del 10%. A fronte degli ultimi dati, nonostante lockdown rischi di incidere pesantemente sul’economia del Paese, il governo, dopo aver sentito le parti sociali in videoconferenza, avrebbe deciso di prorogare l’attuale regime delle misure restrittive, in scadenza il prossimo 13 aprile, fino al 3 maggio. Secondo le prime indisrezioni filtrate, il presidente de Condiglio Giuseppe Conte avrebbe detto ai sindacati che non ci sarebbero ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese.

Al termine della riunione con le rappresentanze sindacali, il Premier ha incontrato in videoconferenza il Ministro dei Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia; i Governatori di Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia, rispettivamente, Attilio Fontana, Stefano Bonaccini e Nello Musumeci; l’Anci con il presidente Antonio Decaro, c’é anche Sindaco di Bari; il Sindaco di Roma, Virginia Raggi e l’Unione delle Province Italiane – UPI, rappresentata dal presidente Michele De Pascale, Stefano Marcon (UPI Veneto) e Michele Strianese (Presidente Provincia di Salerno). A loro Conte avebbe spiegato che la proroga delle misure di contenimento per il Coronavirus fino al 3 maggio sarebbe necessaria per non rischiare di vanificare i risultati finore ottenuto. Non avrebbe escluso la possibilità, in questa fase, di pochissime e limitate ripartenze in alcuni settori; si parla di una possibile riapertuta, per esempio, di librerie e cartolerie già della giornata di martedì prossimo.

Nel messaggio alla Nazione iniziato alle ore 19.30 il Premier Conte ha dichiarato che l’attuale regime delle misure restrittive, in scadenza al 13 aprile, é stato prorogato al prossimo 3 maggio.Una decisione difficile – ha detto- di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche. Ci siamo arrivati collaborando tutti: Comitato Tecnico Scientifico, Regioni, Sindacati, associazioni di categoria. Il Comitato Tecnico scientifico ci ha dato conferma che ci sono segnali incoraggianti, che i provvedimenti adottati dal Governo funzionano. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità  pena che l’Italia sia un esempio per tutti gli altri Paesi. Non possiamo vanificare tutti gli sforzi compiuti. Se cedessimo, potremmo perdere tutti i risultati positivi conseguiti. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione durante le festività di Pasqua ma ache nei Ponti del 25 aprile e del 1° maggio. L’auspicio che dopo il 3 maggio si possa ripartire. Dipende dal nostro comortamento, da quanto manterremo il distanziamento sociale”.

La proroga vale anche per le attività produttive -ha proseguito Conte- Al primo posto c’é la tutela della salute ma cerchiamo sempre di considerare tutti gli interessi in campo. Vogliamo allentare il prima possibile le misure restrittive per le attività produttive ma non siamo ancora in quella condizione. Vi prometto che se prima del 3 maggio si dovessero verificare circistanze favorevoli prenderemo provvedimenti diversi. Da martedì 14 aprile riapriremo cartolerie, librerie e negozi per bambini. Ripartiranno anche la silvicoltura, per assicurare la legna, e alcune attività forestali”.

“Il lavoro per la Fase 2 é gia avviato. Ripartiremo con un programma articolato che poggia su due pilastri: 1) un gruppo di lavoro formato da esperti (psicologi, sociologi, manager e altri) che si coordinerà con il Comitato Tecnico Scientifico 2) il Protocollo di sicurezza, già firmato a marzo, che verrà integrato. Invito però le aziende ad organizzarsi già da ora per poter essere pronte all’atto della riapertura. Poi dovremo pensare anche alla logistica, per evitere assembramento sui mezzi pubblici”.

Inevitabile l’accenno al MES, introno al quale in queste ore si é tanto discusso.  Conte ha detto che “le prime stime di questa boattaglia ammontano, in Europa a 1.500 miliardi e che la proposta dell’Eurogruppo é ritenuta dall’Italia ancora insufficiente. Serve un Fondo che deve avere una potenza di fuoco proporzionata alle richieste di un’economia di guerra. Il nostro investimento é l’EuroBond”.

“Nella riunione di ieri c’é stata anche la proposta del MES senza condizionalità, se non quella dettata dall’emergenza sanitaris. Il Governo troverà il modo per parlarne con chiarezza e senza falsità in Parlamento. Il MES comunque esiste dal 2012, no é stato creato la notte scora. A Matteo Salvini e a Giorgia Meloni dico che questo Governo parla sempre con chiarezza: L’Eurogruppo non ha firmato nulla, non ha istituito alcun obbligo; l‘Italia non ha firmato alcuna attivazione del MES, non ha bisogno del MES perchè lo ritiene uno strumento inadeguato a questa emergenza. Le polemiche indeboliscono: non Giuseppe Conte o il Governo ma l’Italia intera in queste importantissime trattative europee”, ha concluso.