I dati del bollettino del 13 aprile 2020 sono stati ufficializzati da Angelo Borrelli, nella conferenza stampa del pomeriggio, le ultime news
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, lunedì 13 aprile 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.
É appena trascorsa la Santa Pasqua delle Messe in streaming, dell’invito del Papa a non fare più guerre, degli auguri di Conte, dei controlli a tappeto sulle strade di tutta Italia per impedire, ed eventualmente, sanzionare spostamenti giutificati, e del concerto di Andrea Bocelli nel Duomo di Milano vuoto, che ha emozionato il mondo che lo ha seguito in diretta streaming.
Papa Francesco ha detto, tra l’altro, che “Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbe essere usati per curare le persone e salvare vite”, ha proseguito il Santo Padre- Si allentino pure le sanzioni internazionali che inibiscono la possibilità dei Paesi che ne sono destinatari di fornire adeguato sostegno ai propri cittadini e si mettano in condizione tutti gli Stati di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri”.
I numeri forniti nella giornata di ieri dal Dipartimento di Protezione Civile parlano di un calo, a livello nazionale dei contagi. Le persone complessivamente risultate positive al Coronavirus, compresi guariti e deceduti, erano 4.092 e 156.393 in totale. Nelle ventiquattrore precedenti ci sono stati 1.984 casi in più, che hanno portato il numero dei positivi attuali a 102.23 di cui 3.343 sono in terapia intensiva, 27.487 ricoverati (-297) e gli altri 71.063 a casa. Per il settimo giorno consecutivo il dato di pazienti in rianimazione é decresciuto, questa volta di 38 unità. In calo anche il numero dei morti, che ieri sono risultati 431. I tamponi sono stati 46.720 contro i 56mila del giorno prima.
Calo dei contagi é calato anche nella Regione più colpita, la Lombardia. I ricoverati in Lombardia erano 57 in meno (11.969 in tutto), quelli in terapia intensiva due in più (1.176 attualmente); 323 i pazienti dichiarati guariti. Nelle ultime 24 ore i morti in Lombardia erano stati 110, ovvero meno della metà rispetto ai 273 delle 24 ore precedenti. In Piemonte, dove il Governatore Cirio ha disposto con ordinanza che fino al 3 maggio resteranno chiuse anche librerie e tutti gli esercizi per i quali era prevista la riapertura indicati nell’allegato del DPCM 10 aprile, i nuovi positivi erano 624, per un totale di 16.733, mentre i decessi erano 1.788 (99 in più rispetto a ieri). Nelle prossime ore arriveranno 20 medici e 18 infermieri da Cuba. Preoccupa la situazione delle case di riposo del Nord Italia. Questo, perché, come ha sottolineato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, il virus si é infiltrato quando era ancora possibile l’accesso dei familiari alle strutture.
Intervenuto nella serata del 12 aprile alla trasmissione Che tempo Che fa? di Fabio Fazio, il virologo Roberto Burioni ha affermato che il clima più mite potrebbe essere la spiegazione del perchè il Covid-19 abbia colpito in maniera meno violenta rispetto a quanto é avvenuto in Lombardia e in tutto il Nord Italia. Se così fosse, si faciliterebbero le cose: andando verso l’estate il virus potrebbe diminuire i suoi effetti gradualmente, fino a sparire come accade per l’influenza, salvo, però, che potrebbe tornare in autunno. Il Professor Andrea Gambotto, dell’Unversità di Pittsburgh, ha illustrato il vaccino-cerotto, che funziona in modo simile agli attuali vaccini antinfluenzali, ovvero si basa sull’utilizzo di frammenti di proteine virali creati in laboratorio in grado di indurre l’immunità. In particolare, si basa su una proteina chiamata “spike”, di cui si é avuta conoscenza dell’esistenza e della sequenza genetica lo scorso 10 gennaio. “La scienza sta andando ad una velocità che non ha mai conosciuto prima. Stiamo facendo tantissimi test e la vision é quella di proporlo insieme al vaccino antinfluenzale”, ha detto, ribadendo quanto il giorno prima il professor Alberto Villani del Comitato Tecnico Scentifico, secondo il quale il vaccino arriverà molto prima dei due o tre anni previsti per gli altri vaccini.
Ci vorrà, comunque, cautela. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un’intervista al quotidiano tedesco Bild, ha prospettato l’ipotesi che le persone anziane potrebbero dover rimanere isolamento fino alla fine dell’anno per evitare ogni rischio di contrarre il coronavirus, auspicando che un laboratorio europeo riesca ad elaborare un vaccino per il Covid-19 entro quel periodo.
Mentre il Professor Locatelli ha ipotizzato una ripresa delle scuole soltanto a settembre, si comincia a pensare a come organizzare la Fase 2. La giunta regionale del Piemonte ha avviato un confronto col Politecnico di Torino e le categorie, settore per settore, per definire un piano di riapertura delle attività produttive nel rispetto della sicurezza. Nella giornata di oggi, presso la sede della Regione Liguria, si terrà una riunione convocata dal Giovanni Toti per discutere un possibile allentamento delle restrizioni. “Ci troveremo per parlare del decreto-ordinanza che colmi alcune lacune del provvedimento governativo che prolunga il lockdown fino al 3 maggio. É imbarazzante che restino bloccati alcuni cantieri come quelli per la fibra ottica“, ha dichiarato il Governatore. Possibile anche la riapertuta degli stabilimenti balneari, in modo da consentire ai gestori di effettuare le necessarie attività di manutenzione e trovarsi pronti quando potrà partire la stagione estiva.
David Nabarro, portavoce dell’Oms in una intervista alla Bbc, avrebbe dichiarato che il Coronavirus non andrà via e che ancora non si sa se le persone che lo hanno avuto siano immuni né quando si avrà un vaccino. Pertanto, la mascherina diventerà la norma, anche se solo per rassicurare le persone.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha inve pubblicato un messaggio su Facebook rivolto a tutti gli italiani. “E’ un giorno di Pasquetta che ricorderemo a lungo e che ci farà apprezzare di più tutti quelli che verranno in futuro. Dobbiamo essere consapevoli che i sacrifici che stiamo facendo hanno salvato la vita a tantissime persone e permesso al nostro Servizio Sanitario Nazionale di prendersi cura di chi è malato. Forza!”.
Nella Conferenza stampa delle 18 il Capo del Dipartimento di Protezione civile, Dottor Angelo Borrelli, ci ha aggiornato su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva) e morti con Coronavirus e sull’attività svolta per fronteggiare questa terribile epidemia.
Oggi i guariti sono stati 1.224, 35.425 in totale. Ci sono stati 1.363 casi in più e il numero dei positivi é salito a 103.616 di cui 3.260 (-83) sono in terapia intensiva, 28.023 ricoverati e gli altri 72.333 (70%) in isolamento domiciliare. I decessi odierni sono 566. I nuovo contagi sono stati 4.092, totale 156.393. Sono stati 18.477 volontari impegnati nelle attività di assistenza alla popolazione, cui si aggiungono Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Forze Armate, Polizia e Personale sanitario. Sono stati raccolti 117.017.123 euro che saranno utilizzati per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e ventilatori polmonari; oggi sono stati spesi 5 milioni euro, in totale circa 25 milioni. Il Dottor Borrelli ha rettificato una notizia pubblicata che nesuno é mai stato traferito prima dell’esito del tampone. Nel corso della conferenza Il Professor Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato la differenza tra contagio e caso al fine di avere più chiarezza circa i dati forniti: in buona sostanza, i casi di oggi sono i contagi di circa 20 giorni fa. Ha aggiunto che ad oggi non si sono riscontrati resuidi nei soggetti guariti e che purtroppo il virus non stopperà la sua circolazione. A Wuhan ci sono riusciti prendendo misure incredibili ma ora hanno un effetto ritorno. Da noi c’è una tendenza alla diminuzione, oerò il virus continuerà a circolare e dovremmo mettere toppe in continuazione finchè non arriverà il vaccino Interpellato sulla possibilità che riprendano i campionati di calcio, il Professor Rezza ha espresso tutte le sue perplessità al riguardo. “Non mi sembra che il Comitato Tecnico Scientifico abbia dato un parere definitivo -ha dichiarato l’esperto- Certo, il calcio é una sport che implica dei contatti e questi contatti possono implicare un certo rischio di trasmissione. Ho sentito che qualcuno proponeva un monitoraggio con test più stretti, a distanza di quache giorno, ai calciatori. Sinceramente mi sembra un’ipotesi tirata. Poi siamo quasi a maggio… Se fossi chiamato io a dare un parere tecnico, in questo momento non lo darei favorevole. Poi deciderà la politica”
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