299mila occupati in più: Poletti, “Confermata la tendenza positiva”

120

Giuliano PolettiBOLOGNA – “Il dato di 299mila occupati in piu’ in un anno per me e’ una gran bella notizia. La notizia positiva nel positivo e’ che sono lavori stabili e quindi siamo di fronte ad un dato che conferma una tendenza”: cosi’ il ministro del Lavoro Giuliano Poletti commenta a Bologna, a margine di un convegno sulla cooperazione, i dati diffusi dall’Istat sul lavoro relativi al mese di maggio. “I dati sono in miglioramento – ha ribadito il ministro – e’ il terzo mese consecutivo, quindi una tendenza che si stabilizza, che diventa una tendenza di fondo, che puo’ anche essere contraddetta perche’ un mese i numeri non sono in linea”.

Per Poletti, il dato sta inoltre a significare che “anche a chi diceva che finitivi gli incentivi ci sarebbe stata la caduta, non e’ accaduto niente di tutto ciò”. Durante il suo intervento al convegno, Poletti si e’ anche concesso una battuta ironizzando sulla cifra non proprio tonda (“Il presidente dell’Istat e’ un mio amico, adesso gli telefono… mi sembra uno di quei biglietti nelle vetrine 99,99 euro… gli veniva mal di testa a dire 300.000?”).

“Era uno scherzo – ha poi spiegato a margine del convegno Poletti ironizzando sulle sue parole – nel senso che e’ il totale: l’Istat non mi ha fatto un dispetto – ha ribadito – ha fatto solo la somma, 1 piu’ 1 piu’ 1… fa 299.000. Fa bene a fare 299.000”, ha detto chiudendo la battuta. Per il ministro del Lavoro i dati, dunque, confermano una tendenza positiva.

“E’ calata la disoccupazione giovanile, cresce il tasso di occupazione, si riduce il numero degli inattivi perche’ – ha spiegato Poletti – potremo avere anche un calo della disoccupazione perche’ la gente smette di cercare. Invece abbiamo una situazione che viene implementata. Il mese scorso sono aumentati anche i disoccupati perche’ si era fatto un calcolo di inattivi molto forte. Credo che la dinamica del lavoro adesso sia, diciamo cosi’, tendenzialmente positiva; naturalmente e’ legata alle dinamiche dell’economia”.