Gigi Proietti: “Riapro il Globe, niente stagione a metà”

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gigi_proiettiROMA – “E’ un gesto di coraggio. Come si dice a Roma, c’è voluta la mia ‘tigna’, soprattutto per non fare una stagione di monologhi, ma di spettacoli ‘veri’. Speriamo non sia una mandrakata, perché Mandrake era convinto di aver fatto una furbata, ma poi non gli andava mica bene”. Con la sua proverbiale e graffiante autoironia, cita uno dei suoi più grandi successi Gigi Proietti (ovvero “Febbre da cavallo”, che a Roma è film cult), per raccontare l’avvio della nuova stagione estiva del Silvano Toti Globe Theatre, il palcoscenico shakespeariano nel cuore di Villa Borghese, che guida da 17 anni.

In cartellone sette titoli, a partire dal 29 luglio con Venere e Adone, per la regia di Daniele Salvo, “dal poemetto – racconta Proietti – che Shakespeare scrisse durante una pestilenza a Londra a fine ‘500. Chiusero tutti i teatri, anche il suo Globe, e lui scrisse anche la Lucrezia e soprattutto il Re Lear”.

Poi, uno dopo l’altro fino a fine settembre, saliranno in scena il Sogno di una notte di mezza estate, appuntamento fisso per il Globe, nella versione dello scomparso Riccardo Cavallo; lo spettacolo Canzoni, con i più bei brani scritti per il teatro da Germano Mazzocchetti; le risate del trio Andreoli, Checcacci, Degl’Innocenti con Le opere complete di Shakespeare in 90 minuti; I due gentiluomini di Verona per Andrea Baracco con i giovani dell’Accademia Silvio D’Amico; lo Shakespeare Re di Napoli di Ruggero Cappuccio e la Dodicesima notte di Loredana Scaramella, cui si aggiunge il Mumart Short Festival e due appuntamenti per i bimbi.

“Rispetteremo tutte le misure di sicurezza – assicura Proietti (i posti scenderanno da 1200 a 400-450 a sera) – anche se mi viene un po’ da ridere: in questo momento l’unico modo per abbracciarsi in scena è che un attore faccia goal”.