Antonio Carluccio: il video del singolo “La parola” anche nella lingua dei segni

220
foto di Angelo Di Pietro

ROMA – “La parola” è il nuovo singolo di Antonio Carluccio, disponibile nei digital store. “La parola – racconta l’artista – è il mezzo principale con cui conosciamo il mondo. Ha una funzione sociale così potente da permetterci di comprendere il reale. Ma tante e troppe sono le occasioni in cui non misuriamo il valore della Parola, senza dargli il giusto peso”.

Su Youtube è disponibile il videoclip ufficiale diretto da Adriano Natale, con protagonista lo stesso Antonio insieme alle attrici Francesca Di Vetta, Daria Appetiti e Giulia Pasquini. L’idea del video nasce dalla voglia di mettere in evidenza la fondamentale necessità dell’uomo di comunicare ed interagire con un codice comune che sia universalmente riconosciuto. “Per questo – conclude Antonio – ho voluto raccontare questa mia canzone anche tramite la lingua dei segni proprio per far capire che La Parola è un mezzo prezioso e sotto qualsiasi forma deve essere rispettata”.

Questo brano anticipa il nuovo album “La parola” in uscita pochi giorni prima del concerto di presentazione al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica che si terrà giovedì 8 ottobre. Si tratta di un disco emergente di un artista giovane, con alle spalle una carriera da vocalist, attore e cantante che lo ha portato a partecipare al Festival di Sanremo come corista di Giorgia e come attore cantante nella Tosca di Lucio Dalla. Inoltre ha duettato nell’ultimo album di Fiorella Mannoia con il brano “Creature”, scritto dallo stesso Antonio.

“La parola – spiega Carluccio – è il mio album emergente. Un album di dieci tracce, dieci ‘canzoni’. Un lavoro discografico pop, inteso come popolare, ma che è molto lontano dal gusto mainstream contemporaneo. È un album dalle sonorità calde e dal sapore mediterraneo, dove musicalmente ho rimesso al centro la ricerca melodica ed armonica. Registrato in presa diretta senza sovra incisioni, a tutti gli effetti è un album acustico. Pianoforte, batteria jazz e contrabbasso, violoncello e chitarre esclusivamente acustiche. Un disco fatto per chi non ha fretta ed ha ancora voglia di fermarsi ad ascoltare”.