Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 4 novembre 2020: +30.550 nuovi casi

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coronavirus covid-19 mercoledì

Il bollettino del 4 novembre 2020 parlava di 30.550 nuovi casi 22.116 ricoverati, 2.292 quelli in terapia intensiva; 352 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 4 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 3 NOVEMBRE

Il bollettino del 3 novembre 2020 parlava di 28.244 nuovi casi 21.114 ricoverati, 2.225 quelli in terapia intensiva; 353 decessi.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano: 98.566 in Lombardia, 39.729 nel Lazio, 28.341 in Emilia Romagna, 50.719 in Campania, 33.917 in Toscana, 38.713 in Piemonte, 35.166 in Veneto, 16.806 in Sicilia, 13.525 in Puglia, 6.908 in Sardegna, 9.829 in Liguria, 7.647 in Abruzzo, 5.758 in Friuli Venezia Giulia, 7.417 nelle Marche, 7.567 in Umbria, 3.640 in Calabria, 6.552 a Bolzano, 1.779 in Basilicata, 2.262 a Trento, 1.244 in Molise, 2.050 in Valle d’Aosta.

IL PRESIDENTE ORDINE DEI MEDICI: “UN LOCKDOWN AIUTEREBBE IL SSN”

Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici italiani, in una intervista rilasciata al’Huffington Post, si é detto molto più preoccupato della seconda ondata dhe della prima: la ha definita uno tsunami che potrebbe travolgere l’intero sistema sanitario. A suo parere, per contenere la curva, sarebbe necessario un nuovo lockdown: aiuterebbe il sistema sanitario nazionale ad affrontare questa emergenza.

IL NUOVO DPCM

Il Premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm: le misure entreranno in vigore a partire da giovedì fino al prossimo 3 dicembre. Ecco il contenuto.

Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle. La chiusura non e’ disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole; le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e, del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento.

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19sono individuate le Regioni o parti di esse che si collocano in uno “scenario di tipo 3” e con un livello di rischio “alto” di cui al citato documento di Prevenzione. 2. Con ordinanza adottata dal Ministro della salute d’intesa con il presidente della Regione interessata, può essere prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale ed in ragione del rischio epidemiologico accertato, l’esenzione dall’applicazione di una o più delle misure.

Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale verifica il permanere dei presupposti di cui al comma 1 e 2 e provvede con ordinanza all’aggiornamento del relativo elenco ai Le ordinanze di cui ai commi precedenti sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto. 4. A far data dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle ordinanze di cui al comma 1, nelle Regioni ivi individuate sono applicate le seguenti misure di contenimento:

a) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
b) È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
c) sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

LA REAZIONE DELLE REGIONI

Nella zona rossa dovrebbero rientrare Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. Zona arancione dovrebbero, invece, essere Puglia, Liguria, Veneto e Campania. Le Regioni, dopo aver visionato la bozza del dpcm, hanno avanzato richieste: misure omogenee in tutto il territorio nazionale; valutazione del rischio epidemiologico fatta in collaborazione con i Dipartimenti di prevenzione regionali; indennizzi per le categorie economiche.

SITUAZIONE NEL MONDO

Situazione è critica in Ucraina dove nelle ultime ventiquattro ore si erano registrate 8.889 nuovi casi. In  Svezia, dove si è sempre avuto un atteggiamento tranquillizzanti, a fronte dell’importante exploit dei nuovi casi di Covid-19, ha deciso di imporre un limite di otto persone per tavolo nei bar e nei ristoranti.

I DATI COVID DEL 4 NOVEMBRE

Alle 17 circa la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi).

Il bollettino del 4 novembre 2020 parlava di 30.550 nuovi casi 22.116 ricoverati, 2.292 quelli in terapia intensiva; 352 decessi