ROMA – Tutto pronto il 16 novembre per il decimo anniversario dal riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea come “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”. A segnalare l’appuntamento è Fondazione Barilla che, in vista dell’evento, ricorda come la Dieta Mediterranea “è universalmente associata alla prevenzione di malattie croniche non trasmissibili, dal diabete alle malattie cardiovascolari, ed è un modello alimentare in grado di incidere in modo determinante sulla longevità”.
Nell’analisi viene evidenziato che “in Italia c’è un allontanamento da questo modello alimentare, tanto che il numero di italiani obesi o in sovrappeso risulta elevato, 25% dei minori e il 46% degli adulti”. A livello globale è sottolineato che nel mondo, un regime alimentare scorretto è alla base di 11 milioni di decessi all’anno, ovvero, il 20% delle morti totali. E’ ricordato inoltre che “le nostre scelte alimentari, hanno un impatto anche sull’ambiente, visto che fino al 37% delle emissioni globali di gas serra provengono dai nostri sistemi alimentari, dal campo alla tavola”.
L’intero argomento sarà trattato il 1° dicembre dalla Fondazione durante il suo annuale evento dal titolo “Resetting the Food System from Farm to Fork – Setting the Stage for Un 2021 Food Systems Summit” – e a cui sarà dedicato il panel “Cibo come prevenzione” con l’obiettivo di discutere dell’alimentazione e del suo ruolo cruciale nel contribuire a prevenire malattie croniche non trasmissibili.