Games Anatomy racconta i Giochi Paralimpici di Rio De Janeiro

310

Un evento unico che accenderà il cuore italiano nel mese di Settembre

Giochi Paralimpici-Rio De Janeiro 2016

RIO DE JANEIRO (BRASILE) – È in arrivo Games Anatomy il progetto che racconterà i Giochi Paralimpici di Rio De Janeiro, dove parteciperanno alcuni dei migliori atleti italiani, in programma dal 7 al 18 Settembre 2016 a Rio De Janeiro.

 Il progetto “Games Anatomy”, nasce da Sabina Montevergine e Manuela Cervetti, esperte di progetti e comunicazione digitali, fondatrici di Socialmediaholic, agenzia digital di Milano specializzata nella creazione di strategie e contenuti per il web.

Com’è nato Games Anatomy: “Ci siamo immersi nelle foto e abbiamo avuto subito la sensazione che fossero perfette per il web, perché internet è il luogo ideale per non mettere mai la parola fine a una storia – spiegano Manuela Cervetti e Sabina Montevergine – Così è nato il sito www.gamesanatomy.it, un ambiente fluido, dove si privilegia appunto il contenuto, la storia, la foto, il racconto. Niente fronzoli, niente titoli acchiappa click, niente pietismo – ci teniamo a dirlo: Games Anatomy parla di sport, coraggio, vittorie, sconfitte ed emozioni, perché con lo sport ci si emoziona tanto, e in questo caso ancor di più.

Federico MorlacchiCon questo progetto ci auguriamo di aggiungere un piccolo tassello nel modo in cui i media raccontano questi atleti, affinché venga riconosciuto valore ai loro sforzi, persone che vivono e si allenano in sordina per mesi (e anni) e che solo durante questi grossi eventi ricevono la considerazione e attenzione che meritano. Proprio per questo motivo Games Anatomy non si fermerà al racconto delle Paralimpiadi ma proseguirà anche dopo Rio”.

Obiettivo del Progetto è infatti raccontare il coraggio di chi non si è arreso di fronte ad eventi e situazioni che hanno determinato una strada difficile e differente da quella che questi atleti si aspettavano, o da quella che stavano vivendo. Le loro storie saranno descritte attraverso immagini, parole, flash, attimi di emozioni intense che solo il momento olimpico sa rendere ancora più toccanti sia nella vittoria, nel trionfo, ma anche nella sconfitta e nella delusione, dopo giorni, settimane, mesi, anni di sacrifici per arrivare a far parte del momento più alto che lo sport conosca.

Interviste settimanali su web e social media, insieme ad alcune delle tracce che hanno definito il progetto fotografico, accompagneranno il pubblico verso l’anima di Games Anatomy che si rivelerà in tutta la sua grandezza all’incipit dell’evento carioca, durante il quale, live e contenuti quotidiani regaleranno una prospettiva ancora più profonda.

La produzione fotografica è stata curata da Alberto Dedè e Bruno Pulici, attraverso oltre 100 scatti. “L’idea di lavorare con gli atleti paralimpici mi era venuta guardando le Paralimpiadi di Londra – spiega Bruno Pulici – Ogni volta che accendevo la televisione ero colpito, per la professionalità e la tecnologia che esprimevano quelle immagini, ma ovviamente anche per le storie che venivano raccontate. L’idea è rimasta un pensiero fisso ma inespresso fino a gennaio 2015 quando insieme ad Alberto Dedè abbiamo iniziato a pensare e dare forma al lavoro vero e proprio circoscrivendolo ad una selezione di atleti italiani raccontati con la fotografia.

martina caironiSapevamo di voler porre l’accento sull’aspetto sportivo, lasciando che la disabilità arrivasse in seconda battuta, senza nascondere niente perché non c’è un bel niente da nascondere. Il fatto è che per uno sportivo il cuore del problema dev’essere quello di prepararsi per essere il migliore nella sua disciplina, ed eventualmente essere pronto alla sconfitta sapendo di aver fatto il possibile per arrivare preparato alla gara. Perciò l’idea che ha accompagnato il lavoro fotografico fin dall’inizio è stata quella di concentrarci sull’eleganza che solo il corpo di uno sportivo può esprimere. Perché chi si allena tutti i giorni scolpisce corpo e mente trovando un’armonia che visivamente spesso si esprime con eleganza.

Gli sportivi con l’allenamento ripetono, provano, migliorano e fanno di questa confidenza il loro lavoro. Questo era il punto: fotografarli nella loro contesto, nell’intimità del loro sport, il luogo ideale dove sono i padroni di casa. Hanno restituito tutti quello per cui hanno lavorato sodo: la loro forza, la professionalità e un’indiscutibile bellezza. Ora siamo molto orgogliosi che insieme a Manuela e Sabina tutto questo sia diventato Games Anatomy: un contenitore più ambizioso che riesce a dare spazio non solo alle immagini ma anche alle voci e alle storie dei loro protagonisti”.

Gli atleti protagonisti: Martina Caironi, Assunta Legnante, Sara Morganti, Federico Morlacchi, Veronica Yoko Plebani, Francesca Porcellato, Arjola Dedaj, Eleonora Sarti, Arjola Trimi, Beatrice Bebe Vio.