MILANO – Il prossimo presentatore e direttore artistico della 71esima edizione del Festival di Sanremo, Amadeus, ha trascorso ieri pomeriggio due ore in diretta in radiovisione su Radio Zeta, raccontando del cast di questa edizione, composto soprattutto da giovani della Generazione Zeta, lanciati e supportati dalla stessa Radio Zeta, che quotidianamente ne trasmette la musica. In diretta dagli studi di Roma, Amadeus ha risposto alle domande dei giovani conduttori di Radio Zeta tutti collegati via zoom, mentre in studio a condurre c’erano Camilla Ghini e Nicole Iannacone, che a soli 16 anni è la più giovane speaker radiofonica in Italia.
“Si capisce che ascolto Radio Zeta dal cast che ho fatto per Sanremo, potete verificare anche guardando la mia macchina”, così ha esordito Amadeus in diretta su Radio Zeta. “Io alcuni li ho conosciuti anche grazie a radio Zeta, così quando ti arriva per esempio un brano di Gio Evan, l’hai già ascoltato su radio Zeta e ti accorgi che è un bravissimo poeta”.
Sul vincitore della scorsa edizione di Sanremo, Diodato, Amadeus dice della sua “Fai Rumore”: “Quando l’ho sentita per la prima volta mi ha colpito molto, gli ho detto ‘quando sarai sul palco allarga le braccia così vincerai Sanremo’, come porta fortuna gliel’avevo consigliato. Non è merito mio, è merito suo, avrebbe vinto anche senza allargare le braccia”.
La presenza del pubblico al prossimo festival di Sanremo
“Non si può fare Sanremo senza pubblico, l’ho sempre detto, per me è fondamentale, altrimenti non è una rinascita, vorrebbe dire fare un Sanremo sotto Covid, bisogna organizzarsi bene affinché quel pubblico probabilmente sia sempre lo stesso, controllato con tamponi quotidiani. Va ristrutturata tutta la situazione e ripensata, sarà un Sanremo che vogliamo offrire al pubblico ancora più importante rispetto a quello dell’anno scorso, solo così siamo una risposta al desiderio di rinascita”. E sull’ipotesi circolata in questi giorni della nave da crociera, Amadeus commenta: “La stiamo certamente prendendo in considerazione”.
Sempre a proposito del cast, Amadeus ha affermato: “Molti dei giovani cantanti in gara a Sanremo sono sul trampolino, sono pronti a buttarsi nel mondo della canzone e hanno già un’importanza notevole e quando si pensa che non sia dei big non è così. Sono big per le visualizzazioni, per quello che fanno, per come scrivono, per come cantano. Sono innovativi e di loro ne sentiremo parlare a lungo”.
“Nella storia i giovani si sono sempre allontanati da Sanremo perché se non offri niente che piaccia a loro è chiaro che non lo guardano, nel momento in cui invece, offri cose che avvicinano i gusti del pubblico più giovane, i giovani ci sono. Noi l’anno scorso abbiamo avuto una percentuale di pubblico giovane altissima, che ha toccato il 60%. Con un cast come quest’anno io mi aspetto una presenza di giovani altissima, ma anche chi non è giovane scoprirà delle cose molto forti e poi c’è uno spettacolo intorno che è per tutti”. E ancora: “Ho ricevuto circa 300 brani che volevano partecipare ed era difficile scendere sotto i 26 e fino a 4 o 5 giorni prima di annunciare il cast non riuscivo a scendere sotto i 30, avrei potuto fare due festival di Sanremo”.
Il pubblico storico di Sanremo e il cast giovane
“Per me il successo di un festival dipende anche da quanti pezzi vanno in radio, avendo fatto io molta radio in vita mia. Anche l’anno scorso molti si sono chiesti chi fossero molti dei cantando in gara. Credo che anche il pubblico più adulto sia curioso di ascoltare le cose forti”.
Amadeus racconta della scelta del cast, della sua conduzione e degli ospiti che ci saranno
“Scelgo in base ai pezzi che mi colpiscono, non c’è una componente eterogenea e tra questi mi ha colpito anche quello di Orietta Berti, che è un classico e fedelmente sanremese. Separo le canzoni in gara dallo show che sta intorno alle canzoni”. E ancora: “Si è tornati a scrivere e molto bene sia tra i big che tra i giovani, sono quasi tutti cantautori perché sapersi scrivere un pezzo è un valore aggiunto”.
“Il mio essere conduttore radiofonico mi ha influenzato molto nella conduzione – continua Amadeus – non mi piacciono i tempi morti, mi piace dare un ritmo anche perché le cose sono tante quindi devo avere per forza un ritmo veloce”.
“A proposito degli ospiti, qualcosina stiamo già facendo, ma il grosso lo faremo da gennaio, ovviamente avendo 26 artisti in gara magari avremo un ospite in meno, ma c’è sempre un grande show”.
La rinascita e i giovani
“Penso sia fondamentale quando si vuole ripartire farlo dai giovani e chi come me, non ha più vent’anni, deve attingere da loro l’energia e ascoltarli per stare al passo. È giusto che questo Sanremo riparta dai giovani, ma dando sempre anche il benvenuto a chi non è più giovane, ma ha una grande storia da raccontare”.
I talent a Sanremo
“Io non penso alla quota talent penso alle canzoni, ma sono importanti perché da lì molti sono passati o usciti, io li guardo e li seguo per capire cosa c’è di nuovo, quindi ben vengano”.
Le giurie di Sanremo
“Le componenti di voto della nuova edizione vedranno serate dedicate a tutte le giurie, tra queste la demoscopica, dove ci saranno certamente anche i giovani. Poi il giovedì ci sarà l’orchestra, il venerdì la sala stampa e il sabato il voto sarà interamente affidato al televoto. Ognuno ha una propria serata dedicata”.
Amadeus prosegue poi raccontando le nuove canzoni in gara: “La scelta di Fedez e la Michielin è una scelta bella e importante, la canzone ha una sua gran bella personalità”. Su Fasma, invece, dice: “Dopo Sanremo ha avuto un riscontro enorme sulle varie piattaforme e anche la canzone che presenta a Sanremo è molto forte”. La Rappresentante di Lista è stata una scelta molto particolare: “La voce della cantante è bellissima, una produzione importante fatta da Dardust in un pezzo che vi accorgerete l’energia che ha. Qui c’è, come in altri casi, teatro, ed è una cosa che a me piace molto negli artisti di oggi”. Su Madame e Willie Peyote: “Non so come il pubblico accetterà il testo di Madame o quello di Willie Peyote sicuramente però sono ben scritte, quindi vanno apprezzate”.
Il caso Morgan
“In genere io vado avanti per la mia strada: una volta che fai una scelta di canzoni per onestà, non devi mai temere nulla e cerco di rispettare tutti. Sarà per un’altra volta per chi quest’anno non ha avuto la possibilità”.