Biella, operazione “Free Chiavazza”: arrestate cinque persone

421

biella-operazione-free-chiavazzaBIELLA – La Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Biella ha recentemente concluso una brillante operazione di polizia giudiziaria, delegata dalla locale Procura della Repubblica, finalizzata alla disarticolazione di un gruppo delinquenziale, operante nel quartiere chiavazza, dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito dell’“operazione Free Chiavazza”.

Tale operazione, inizialmente mirata a bloccare il fenomeno di “microspaccio” tra i giovani biellesi, è successivamente stata orientata verso il traffico delle sostanze in entrata nella provincia laniera.

L’attività investigativa, eseguita con costanti e molteplici appostamenti e pedinamenti ha permesso di identificare un gruppo di spaccio avente base logistica nel quartiere Chiavazza, da cui trae origine il nome dell’operazione. Gli appartenenti al citato sodalizio, costituito da soggetti di nazionalità marocchina, rumena e italiana, tra i quali anche una giovane madre, erano soliti approvvigionarsi di sostanze stupefacenti nell’hinterland di Milano ed in grado di rifornire di qualsivoglia tipologia di droga la piazza e la movida biellese.

Di notevole rilievo sono gli interventi operati nelle date del 25 marzo e del 9 aprile di quest’anno, quando venivano tratti in arresto in flagranza di reato R.M. di anni 31 e W.S. di anni 44 responsabili rispettivamente della detenzione di ben 300 grammi di 6-m.a.m. (la 6-m.a.m. – monoacetilmorfina – è uno stupefacente di ultima generazione nota come molecola killer; è uno degli intermedi di reazione presenti nella sintesi dell’eroina ma con più potenti e quindi più pericolose reazioni chimiche presenti nella sintesi di quest’ultima. Tale sostanza è stata oggetto di numerose inchieste giudiziarie e giornalistiche, in particolare viene tristemente ricordata per aver causato, nell’estate del 2009, oltre 27 decessi per overdose nella sola provincia di Torino) e di una pistola semiautomatica clandestina con la matricola abrasa.

In entrambi i casi, per i due soggetti, si sono aperte le porte del carcere cittadino di via Dei Tigli in considerazione del quantitativo, del valore e soprattutto del potenziale letale della partita di stupefacente sequestrato (1600 dosi pari a circa 40.000 €) e dell’arma clandestina munita di proiettili e pertanto potenzialmente in grado di uccidere.

Sull’arma in sequestro sono stati in seguito effettuati accertamenti da parte dei RIS dei Carabinieri di Parma, con il fine di verificare se risultassero delitti imputabili alla pistola. Al termine delle indagini, il Tribunale di Biella accoglieva l’istanza della Procura e disponeva l’esecuzione di 6 misure cautelari (3 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 3 obblighi di dimora nella provincia di Biella) nei confronti degli indagati aventi un ruolo di spicco all’interno del sodalizio: R.M., biellese di anni 31; A.D., cittadino rumeno di anni 26; M.P.C., cittadina rumena di anni 23; S.B., biellese di anni 45; O.N, cittadino
italiano di anni 22; M.C. biellese di anni 24.

La complessa attività di polizia giudiziaria eseguita, consentiva di trarre in arresto nella flagranza di reato 5 persone, di eseguire 6 misure cautelari personali, di denunciare a piede libero 14 soggetti e di identificare circa 70 consumatori abituali di sostanze stupefacenti (con età varia tra i 18 ed i 40 anni) e di ritirare 4 patenti per guida in stato di alterazione psicofisica; inoltre venivano sottoposti a sequestro, oltre mezzo chilo tra eroina, 6-m.a.m. e cocaina, una pistola semiautomatica clandestina con la matricola abrasa, 4 proiettili, denaro contante, nonché materiale per il taglio ed il confezionamento, bilancini di precisione, svariate sim card e relativi smartphone utilizzati per organizzare lo spaccio.

L’operazione posta in essere dalle fiamme gialle evidenzia il contributo alla sicurezza ed al contrasto dei fenomeni illeciti da parte della Guardia di Finanza, mirando nel caso specifico alla salvaguardia della vita umana.