The Orchard, Porto Leon: “È un pezzo crudo e un po’ cattivo”

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“L’idea di poterci stare anche io un giorno su un palco mi faceva drizzare tutti i peli del corpo, ma la vedevo come una cosa un po’ impossibile, una cosa così bella da non poter essere vera”

porto leonVenerdì 9 aprile 2021 è uscito per Sbaglio Dischi in distribuzione The Orchard, il nuovo singolo di Porto Leon dal titolo San Pietro, un racconto sfrontato di chi è cresciuto desiderando nascere 25 anni prima ed essere Liam Gallagher, rinascere di nuovo ed essere Axl Rose per urlareYou’re in the fucking jungle, baby. San Pietro è un omaggio agli Stooges, un racconto di una serata allucinante e alcolica, le vibes alternative della scena internazionale degli anni Novanta, influenze urban e la peggiore rabbia che avete mai incontrato in adolescenza. Porto Leon si presenta come ultima e improbabile rockstar italiana.

Porto Leon ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“San Pietro” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

È un pezzo crudo e un po’ cattivo in cui cerco di esprimere sia un po’ della mia rabbia sia un po’ di quella sana spavalderia che è facile avere in un momento di ebbrezza e di euforia.

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

Voglio trasmettere il senso di liberazione che ogni tanto si riesce ad avere se ci si incazza, ma col sorriso da ubriaco

Che tipo di accoglienza di aspetti?

Successo planetario.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

La musica mi ha sempre suscitato emozioni forti, fin da bambino, ma il primo periodo della vita in cui mi sono completamente appassionato è stato alle medie con il rock, poi il jazz, poi più avanti col rap, poi il cantautorato e alla fine ho deciso di provare a fare la mia.