ROMA – Nel periodo di Natale un numero sempre maggiore di donne “felicemente” sposate ricorre ai servizi di un accompagnatore professionista. Eh sì, perché tra Natale e Capodanno le donne tendono a concedersi di più, mentre oltre la metà dei maschi riesce raramente a ritagliare del tempo da dedicare alla propria donna. A parlarne è Aaron Gigolò, che in questo periodo sta appunto ricevendo un boom di richieste.
Il gigolò romano, attivo ormai da anni nelle principali città italiane e nelle maggiori capitali europee, ha così deciso di mettere in luce i desideri delle donne che, considerando l’avvicinarsi delle vacanze natalizie, sarebbe auspicabile tenere in conto per stabilire una relazione duratura e prevenire le crisi di coppia.
Cosa vogliono le donne? Uomini che abbiano la capacità di impegnarsi concretamente in un rapporto, che le facciano sentire protette e che siano capaci di ascoltarle.
«E sì, la donna vuole soprattutto essere ascoltata. Non si tratta di sesso ma di un processo più mentale che fisico. Per questo a chi mi contatta offro in primo luogo un coinvolgimento mentale che parte da una piacevole serata in cui, anche attraverso il semplice gioco della seduzione, o attraverso un dialogo sincero, aperto e senza filtri, ritrovare una perduta sicurezza» puntualizza Aaron Gigolò.
Nonostante la grande sicurezza ed indipendenza che le donne ostentano oggi, segretamente esse avvertono ancora il bisogno di un uomo che le ascolti e che le sappia capire.
La maggior parte dei maschi, invece, ritiene che le donne non sappiano bene cosa vogliono e che diano dei messaggi spesso contraddittori, lamentandosi poi che gli uomini non le sanno capire.
«Da adolescente anche io avevo un approccio solamente sessuale con la donna, come tutti i ragazzini alle prime esperienze, dove il sesso lo vivi in modo curioso e selvaggio. Crescendo però ho imparato ad ascoltare le donne, sia quelle con le quali uscivo che le mie amiche, e capii che nonostante le donne non mi mancassero esse non erano mai state veramente mie», racconta Aaron Gigolò.
Certo è che a differenza degli uomini alle donne non basta il bel ragazzo o il ragazzo prestante, ma vogliono di più, vogliono vivere un sogno, vogliono sentirsi vive.
«Imparai che se volevo fare mia veramente una donna prima dovevo fare sesso con la sua mente e poi con il suo corpo. E crescendo devo dire che questo mi riuscì veramente bene. Mi piace entrare “dentro” la loro testa e sentirle veramente mie. Un modo veramente unico per sentirsi in empatia con l’altro sesso», conclude Aaron Gigolò.