La Dott.ssa Elisabetta Bernardi sottolinea il ruolo benefico dell’acqua nel proteggere la pelle durante i periodi di maggiore esposizione
MILANO – La tanto attesa estate è ormai arrivata e insieme a lei anche il caldo, il sole e, soprattutto, le prime vacanze. Gli italiani, amanti per eccellenza di questa stagione, hanno iniziato la ricerca dell’abbronzatura perfetta. Prendere il sole, non solo aiuta la nostra pelle a diventare sempre più dorata ma supporta anche l’organismo nella produzione di vitamina D, favorendo così lo sviluppo delle difese immunitarie. Tuttavia, è importante ricordare che esporsi ai raggi solari per troppo tempo o nelle ore più calde, specialmente in questo periodo dell’anno in cui la loro azione è più intensa, può risultare molto pericoloso per la salute della pelle. È sempre bene adottare una serie di comportamenti che aiutino ad evitare scottature e irritazioni, fra cui l’assunzione di una maggiore quantità di acqua.
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Quando la pelle è esposta alla luce solare, all’interno dei tessuti si attiva la melanina, che, andando a colorare lo strato più esterno della pelle, crea uno scudo naturale contro i raggi al fine di proteggerla. Ma per una difesa più efficace, l’azione della melanina non basta. Per favorire questo meccanismo, è cruciale fare ricorso a delle creme protettive antiscottatura e ad un maggiore apporto d’acqua al fine di idratare la pelle aumentando la formazione di barriere di protezione. Secondo la Dott.ssa Elisabetta Bernardi, Biologa specialista in Scienza dell’Alimentazione e membro dell’Osservatorio Sanpellegrino: “Assumere una maggiore quantità di liquidi durante i mesi estivi è fondamentale se si vuole prevenire la disidratazione dei tessuti. In questo modo, la pelle si rigenera con più facilità, stimolando il sistema di protezione dell’’organismo contro i raggi solari”.
L’esposizione al sole provoca, infatti, un maggiore consumo di liquidi, causando, talvolta, fastidiose scottature, soprattutto se il tempo di esposizione è prolungato e non ci si è protetti abbastanza con le creme solari. “Lo strato corneo – ossia lo strato più esterno, e quindi esposto, della cute, che ha il compito di proteggerla –perde pian piano la capacità di trattenere l’acqua all’interno del corpo. Ciò comporta una maggiore secchezza e minore elasticità della pelle a causa della disidratazione dei tessuti, che facilita le scottature. Anche in questo caso l’idratazione può essere un alleato nel processo di guarigione dalla bruciatura. Una maggiore assunzione di acqua aiuta a ridurre significativamente i sintomi e favorire una guarigione più rapida, ripristinando l’elasticità e i livelli di idratazioni originari”, continua la Dottoressa.
Quando si prende il sole, risulta quindi importante provvedere autonomamente ad una costante idratazione ma anche ascoltare il proprio corpo e i segnali che questo ci manda quando non assumiamo acqua a sufficienza, come ad esempio vertigini, sensazione di sete, secchezza delle fauci, affaticamento e irregolarità intestinali, che indicano una carenza di liquidi nell’organismo. In questo modo, non solo sarà più facile resistere ai picchi di caldo che caratterizzano la nostra zona d’estate, ma anche proteggere la pelle dai raggi solari più forti, assicurandosi allo stesso tempo un colore dorato perfetto.