Accordo tra Putin e la Serbia per il gas

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Il contratto di fornitura alla Serbia è stato prorogato per tre anni, il presidente Vucic: “condizioni e prezzi molto vantaggiosi per la Serbia”

BELGRADO ‒ Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto un colloquio telefonico con Putin per definire i termini del contratto di fornitura di gas russo alla Serbia. “Per noi ‒ spiega Vucic ‒ la questione più importante è la scadenza dell’accordo sul gas il 31 maggio. Quello che posso dire è che gli elementi principali dell’accordo li abbiamo stabiliti, e sono molto favorevoli per la Serbia”.

Al novantacinquesimo giorno di guerra molti Paesi europei, tra cui l’Italia, stanno fronteggiando il forte impatto economico che il blocco dell’import di gas russo sta avendo sulle attività produttive e sui prezzi. La Serbia, che sta vivendo una fase economica di grande sviluppo, è uno tra i principali alleati storici della Russia nei Balcani.

Vucic, pur condannando fermamente l’attacco russo all’Ucraina ed essendosi dichiarato disponibile all’accoglienza dei profughi ucraini, ha tuttavia deciso di non attivare sanzioni economiche contro Mosca, proprio in nome degli interessi nazionali della Serbia. I rapporti economici restano dunque invariati, con vantaggio per entrambe le parti.

Il prezzo delle forniture continuerà a essere di 270 dollari per mille metri cubi, ovvero una cifra notevolmente più bassa di quella pagata dalla maggior parte dei Paesi europei che hanno bloccato l’import.

“Ci siamo accordati sulla firma di un contratto per tre anni” spiega Vucic. È stata affrontata anche la questione del conflitto ucraino, e il presidente serbo ha espresso l’auspicio per una rapida conclusione della guerra e il ritorno della pace in Ucraina.