«Questo brano vuole essere uno spunto per riflettere su come trovare un equilibrio tra tecnologia, esperienze reali e intelligenza artificiale», spiega Acinorev che, nel finale di 20242064, immagina il ritorno a un nuovo equilibrio tra virtuale e reale. Musicalmente, il singolo fonde sonorità immersive ed elettroniche con elementi evocativi, esprimendo la complessità del rapporto tra uomo e tecnologia.
ACINOREV, pseudonimo di Veronica Muzzio, è nata a Catania, all’ombra dell’Etna, e vive a Milano, dove continua a sognare il mare e i fichi d’India. Si definisce un’art-singer, più che una cantautrice o cantante. Accanto alla scrittura e alla musica, lavora come musicoterapeuta. Nel 2024 ha portato in scena Opuntia Arboreus, un progetto che fonde musica e narrazione sonora, invitando il pubblico a esplorare l’essenza dell’anima attraverso un viaggio immaginifico. Tra i suoi singoli precedenti figurano Libera, Carpe diem, La prima mossa e Cutilisci e fichi d’India.
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