“Opuntia arboreus” si può rendere come opuntia degli alberi, e il suo nome è strettamente collegato al concept dello spettacolo. Ogni spettatore, attraverso la magia dell’ascolto della musica, può chiudere gli occhi e abbandonandosi a un viaggio che va oltre le apparenze per arrivare fino all’essenza dell’anima. Da qui ha origine il titolo dello live musicale: l’opuntia, infatti, è un genere di piante della famiglia delle Cactacee. La più nota di queste è il fico d’India, che deve essere raccolto con grande cura per evitare di pungersi, ma che al di là delle apparenze spinose cela al suo interno un frutto dolcissimo.
Del progetto fanno parte 7 brani che, insieme ad alcuni brevi monologhi scritti dalla stessa Acinorev, fanno sì che lo spettatore possa “viaggiare” con la mente, il tutto secondo i principi ispiratori della narrazione terapeutica che, in chiave sonora, è anche patrimonio della musicoterapia. Da questi ambiti prende spunto anche il mondo creativo di Acinorev che, piuttosto che cantautrice, preferisce descriversi (ma non definirsi, non ama le barriere creative) con l’appellativo di art singer. Questo live nasce grazie all’amore che Acinorev prova per la musica e i valori sociali che le sono stati trasmessi. Il suo intento è invitare all’ascolto e alla riflessione, e a lasciar cadere le maschere.
– Carpe diem (Acinorev)
– Je veux (Zaz)
– La gatta (Gino Paoli)
– Mil pasos (Soha)
– La prima mossa (Acinorev)
– Libera (Acinorev)
– Cutilisci e fichi d’India (Acinorev)
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