BUGGERRU – “Questo libro nasce dal desiderio di far conoscere la psicoanalisi e in particolare la psicoanalisi infantile, nell’interesse dei possibili fruitori. Perché la psicoanalisi è importante e come tutte le cose importanti, sono tali non solo per il loro valore intrinseco, scientifico e di ricerca, ma soprattutto perché possono essere utilizzate da tutti”. Così Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista Ordinario, esperta di bambini e adolescenti, della Società Psicoanalitica Italiana, alla presentazione del suo nuovo lavoro “Psicoanalisi e Bambini – Vademecum per i genitori” (Carena Editore), che si è tenuta martedì 6 agosto al Lido Didobeach di Buggerru (Sud Sardegna).
Un numeroso pubblico ha partecipato alla presentazione del libro targata dai relatori, Riccardo Foti, Chirurgo Ortopedico, Referente della Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma, “Facoltà di Medicina e psicologia” Università “La Sapienza” e componente dello Staff medico della Federazione Italiana Scherma, e di Ilenia Giocondo, Responsabile della Carena Editore. Chair dell’evento è stata Chiara Muzzulini.
Il libro, che nasce dalla collaborazione con la giornalista scientifica Marialuisa Roscino, che ha realizzato le interviste, è scritto in modo scorrevole e con una robusta bibliografia di riferimento messa a disposizione del lettore. “La “talking cure” è un aiuto per le persone, i bambini, i genitori, gli insegnanti e tutti coloro che possono utilizzarla per affrontare le proprie difficoltà e superarle”, ha spiegato Adelia Lucattini, “È inoltre un metodo che permette l’osservazione di se stessi, gli altri, le relazioni e gli eventi. Stimola la riflessività riguardo se stessi e la propria vita. È di grande aiuto nei rapporti umani, in famiglia, nelle amicizie e nel lavoro. La psicoanalisi è una scienza che cura, “talking cure”, ma anche uno strumento di studio del funzionamento della mente, inoltre, la fiorente ricerca psicoanalitica a livello internazionale, si integra anche con altre discipline (letteratura, arte, musica) e anche antropologia, sociologia, etc., con collaborazioni e scambi proficui interdisciplinari”.
Riccardo Foti si è soffermato sulla gestione del dolore e della paura nei bambini che arrivano in Pronto Soccorso, facendo alcuni esempi clinici e ha messo l’accento sulla necessità di parlare direttamente al bambino che soffre per il dolore fisico e che ha paura di quello che gli accadrà in un ambiente completamente estraneo, circondato da sconosciuti tutti vestiti di verde o di bianco. “Il medico”, ha detto Foti, “deve spiegare al bambino quello che farà e che il piccolo paziente sentirà, in presenza dei genitori, soprattutto per piccoli traumi come la pronazione dolorosa”. Riccardo Foti ha poi sottolineato che “per non aggravare ulteriore trauma psicologico, qualunque intervento su fratture o riduzioni viene fatto in anestesia, in modo tale il bambino, non senta il dolore e quando si sveglia non abbia memoria dell’intervento”.
Per Ilenia Giocondo “la visione che guida i nostri progetti editoriali in Carena Editore è quella di promuovere una cultura del benessere e della consapevolezza, attraverso una narrativa che possa stimolare il dialogo e la riflessione su temi di rilevanza sociale e psicologica. La nostra casa editrice si impegna a pubblicare opere che non solo informano, ma che possano anche ispirare e supportare la crescita personale e della comunità. La pubblicazione di questo libro si inserisce perfettamente in questa visione. Crediamo che la comprensione dei processi psicologici e emotivi dei più piccoli sia fondamentale per costruire una società più empatica e attenta alle esigenze delle nuove generazioni. Attraverso l’approfondimento di tematiche legate alla psicoanalisi infantile, si possono offrire strumenti utili a genitori, educatori e professionisti del settore per affrontare le sfide della crescita e del sostegno ai bambini”.
Ilenia Giocondo per l’occasione ha letto la prefazione del libro, firmata dal professor Diego Palma.
Numerose le domande e le curiosità arrivate dal vasto pubblico presente inerenti all’importanza dell’ambiente naturale e dell’ecologia nella crescita dei bambini, la necessità d’integrazione tra le cure naturali e quelle terapeutiche, anche attraverso il contatto fisico con la natura. Interventi anche sulle valutazioni dei bambini, mentre un’insegnante della scuola primaria ha parlato delle difficoltà che si incontrano per la distanza tra i tempi in cui viene individuato un disturbo e dei tempi della diagnosi e della certificazione.
Davide Murtas e Carla Spada hanno messo a disposizione la suggestiva location del Lido Didobeach sul lungomare San Nicolò di Buggerru (Sud Sardegna). Le foto sono state curate da Edoardo Giuseppe Foti e Sofia Caniglia.