ROMA – Raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sui due decreti ministeriali del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che attuano lo stanziamento dei 10 milioni di euro previsti dal Decreto Emergenze Agricole. Le risorse sono finalizzate a sostenere i comparti ovicaprino e olivicolo attraverso un contributo destinato alla copertura, parziale o totale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 su mutui bancari contratti entro il 31 dicembre 2018.
“Si tratta di una tappa fondamentale nell’erogazione delle risorse dedicate a due comparti che hanno vissuto notevoli criticità durante il periodo autunno-inverno 2018-2019, a causa sia delle gelate in regione Puglia che hanno drammaticamente abbattuto la produzione di olive sia per la crisi del prezzo del latte ovi-caprino in Sardegna – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate (foto), che ha partecipato all’odierna riunione della Conferenza Stato-Regioni – Il sostegno promesso a questi settori diviene oggi concreto e diventerà presto realtà attraverso le procedure per erogare le risorse che metterà in campo, in maniera celere, Ismea”.
I 5 milioni di euro dedicati al settore olivicolo sono concessi ad ogni singolo produttore in ammontare proporzionale alla media produttiva relativa al triennio 2016-2018 mentre gli ulteriori 5 milioni di euro destinati alle imprese del settore lattiero-caseario del comparto del latte ovino e caprino sono concessi ad ogni singolo produttore in ammontare proporzionale al numero di capi di bestiame posseduti alla data di stipula del contratto di mutuo, come da Banca Dati Nazionale. Gli aiuti sono concessi nel limite massimo del regime “de minimis” mentre ad Ismea, ente erogatore, vengono riconosciuti 200mila euro per la gestione amministrativa dell’iter delle domande di sostegno.
In Conferenza Stato-Regioni giunge, inoltre, l’intesa sulla proroga alla validità dell’abilitazione e del relativo tesserino rilasciato dal Mipaaf ai classificatori di carcasse bovine e suine, al 30 giugno 2021. Una misura resasi necessaria a seguito dell’epidemia di Covid-19 e delle conseguenti disposizioni limitative che inevitabilmente non rendono possibile tenere i corsi per il rinnovo dei tesserini.