ROMA – “C’è un grido d’allarme a cui non possiamo non dare una risposta immediata e risolutiva. È un grido d’allarme che arriva dalla filiera agro-alimentare, settore produttivo strategico per il nostro Paese, che oggi ha difficoltà a trovare la manodopera necessaria per garantire i prodotti alimentari necessari al fabbisogno degli italiani. Questo settore, per troppi anni, è stato vittima di fenomeni come le diverse forme di caporalato. Oggi si rende indispensabile intervenire.
Dobbiamo perseguire un doppio obiettivo:
Uscire dall’ambito dell’economia sommersa, con la conseguente assunzione degli oneri fiscali connessi a un’attività produttiva o lavorativa regolare, è la soluzione che ci consentirà:
E poi possiamo attingere, temporaneamente, anche ai percettori di misure di sostegno al reddito, senza fargli perdere la misura che attualmente percepiscono. Agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e vivaisti devono essere messi nelle condizioni di poter trovare manodopera in modo semplice, ma legale.
Partiamo con l’emersione del sommerso. Ridando alle persone la dignità sociale, si riduce il disagio e la criminalità. Assieme alle altre misure messe in campo dal Governo, queste sono le basi minime per la ripartenza economica del settore. Senza aspettare il post Coronavirus”.
Lo afferma il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Steni Di Piazza.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube