Agrumi: il NO del Parlamento europeo al taglio dei controlli sull’import

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Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative del settore agroalimentare: “Un successo della nostra azione sindacale”

Agrumi

Il risultato fortemente auspicato da Agrinsieme è finalmente arrivato. Non ci sarà alcun indebolimento dei controlli sugli agrumi provenienti dai Paesi Terzi.

Il Parlamento europeo ha infatti votato favorevolmente la risoluzione che mira a contrastare la proposta della Commissione Ue di modifica degli allegati alla Direttiva 2000/29/EC.

“In questo modo – spiega il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari – si mette un solido freno alla proposta normativa della Commissione che prevedeva un alleggerimento dei controlli sull’import di agrumi provenienti dai Paesi Terzi, con il pericoloso rischio di introduzione, per il comparto, di parassiti come il Black Spot (la “macchia nera” degli agrumi) di cui il territorio europeo è ancora indenne. Il voto in plenaria, tra l’altro, è assolutamente in linea con il risultato ottenuto di recente nella Commissione Agricoltura del Parlamento Ue”.

“Da tempo sosteniamo che non bisogna in alcun modo abbassare la guardia perché c’è il rischio concreto che il parassita faccia il suo ingresso in Ue: questo comporterebbe danni incalcolabili alle produzioni agrumicole europee”.

Agrinsieme ha fin da subito evidenziato le criticità contenute nella proposta della Commissione, ritenendola inadeguata a contrastare il rischio fitosanitario per le produzioni agrumicole, incoerente sia con il principio di precauzione che con l’obiettivo di rafforzare la tutela fitosanitaria alla base del nuovo Regolamento sulla sanità delle piante.

Agrinsieme, congiuntamente alle organizzazioni agricole e cooperative del Sud Europa, ha sostenuto con forza la proposta di risoluzione parlamentare. “Ringraziamo, quindi, i nostri eurodeputati – conclude il coordinamento – per aver accolto e condiviso le preoccupazioni dei produttori agrumicoli dell’UE e aver votato in favore di norme e controlli più severi: si tratta di una decisione storica”.