Aiuti di Stato per imprese settore primario, l’appello di Confagricoltura

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ROMA – “E’ una decisione positiva, che avevamo sollecitato le scorse settimane nei colloqui con la Commissione Ue e in ambito Copa, il Comitato delle organizzazioni agricole europee”.

Il presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Copa, Massimiliano Giansanti, commenta così la decisione della Commissione di prolungare al 31 dicembre 2021 il regime straordinario degli aiuti di Stato alle imprese per contenere i contraccolpi economici della pandemia, aumentando anche gli importi che possono essere erogati alle aziende agricole.

“Il provvedimento della Commissione – afferma Giansanti – è una risposta necessaria alla luce delle conseguenze economiche del Covid sulle imprese del settore primario, che scontano in particolare la prolungata chiusura del canale HoReCa non solo in Italia, ma in Europa e in gran parte del mondo”.

“Va poi approfondita a livello nazionale la possibilità concessa dalla Commissione europea di rivedere gli aiuti già stanziati per trasformarli a fondo perduto. Si tratta di un’opportunità da cogliere per le somme già erogate, migliorando così le condizioni finanziarie e di liquidità delle imprese”.

Confagricoltura rileva inoltre che l’emergenza sanitaria, oltre che sull’andamento dei consumi interni – dove l’aumento di quelli domestici non consente comunque di compensare il deficit del blocco dell’HoReCa – pesa anche sull’export: secondo gli ultimi dati della Commissione Ue, nei primi dieci mesi del 2020 si è registrato ad esempio un calo delle esportazioni di vino dall’Europa per un valore di 1,4 miliardi di euro.

Inoltre, un ampio numero di Stati membri, tra cui l’Italia, nei giorni scorsi ha sollecitato l’Ue il varo di aiuti straordinari al settore suinicolo, in modo da fermare la preoccupante contrazione di prezzi in atto che pesa gravemente sul comparto.

Confagricoltura, poi, ha anche evidenziato direttamente alla Commissione le difficoltà del comparto delle clementine e del settore agrumicolo.

“L’agricoltura, sebbene non abbia mai interrotto la produzione – conclude Giansanti – sconta anch’essa gravi conseguenze economiche, in particolare su alcuni settori. Ed è per questo che la proroga e l’ampliamento delle misure di aiuti di Stato risulta un provvedimento necessario in questo particolare periodo di difficoltà”.