Al via ‘Borghi del futuro’ per l’innovazione nei piccoli Comuni

69

ROMA – Sono 12 i piccoli Comuni che hanno aderito al programma “Smarter Italy”, promosso dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, dal ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi e dalla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano (foto), per realizzare servizi innovativi nei settori della mobilità, dell’ambiente, del benessere dei cittadini e della cultura.

I Comuni selezionati (sotto i 60.000 abitanti) per diventare “Borghi del Futuro” sono Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietrelcina e Sestri Levante. I loro territori, spiega il ministero dell’Innovazione in una nota, saranno laboratori di sperimentazione di tecnologie di frontiera applicate ai servizi per i cittadini. Oltre ai borghi parteciperanno al programma “Smarter Italy” anche Comuni di maggiori dimensioni.

Le aziende che verranno selezionate avranno a disposizione un importo complessivo di 90 milioni di euro per lo sviluppo di soluzioni innovative, non presenti sul mercato ed elaborate sulla base delle esigenze delle amministrazioni comunali. Grazie ad appaltinnovativi.gov.it, la piattaforma per gli acquisti di innovazione della Pubblica amministrazione realizzata da Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale che si occuperà anche della fase operativa, le aziende potranno aderire ai bandi e presentare proposte.

“Il Programma ‘Smarter Italy’ coinvolge non solo grandi città ma anche piccoli borghi, ricchi di cultura, dove nuove tecnologie, prodotti e servizi innovativi possono essere utili per contrastare il rischio spopolamento – afferma Pisano – L’iniziativa mette a disposizione, con la collaborazione tra pubblico e privato, soluzioni per nuovi servizi per la mobilità, la cultura, il benessere e la cura della persona e la salvaguardia dell’ambiente. Le opportunità di crescita per le comunità grazie alla tecnologia, con benefici per aziende e cittadini, devono poter nascere e svilupparsi in qualunque luogo del nostro Paese, anche nei piccoli borghi”.