Alessandro Cattelan è l’ospite della quinta puntata della serie Il Riff di Marco Mengoni, disponibile da oggi sulle piattaforme di streaming e podcast. Dopo le interviste precedenti con Beppe Sala, che ha raccontato a Marco il percorso che lo ha spinto a candidarsi, e Sofia Viscardi, con la quale Marco ha riflettuto sul futuro dei Millennials, Marco ha chiacchierato delle sue passioni in comune con Neri Marcorè, e ha poi intervistato Antonio Dikele Distefano, che gli ha raccontato di com’è riuscito ad inventarsi un mestiere grazie alla sua curiosità e intraprendenza. Nella puntata di oggi Mengoni chiacchiera con il conduttore e showman amatissimo dal pubblico, che gli ha raccontato il suo percorso professionale e le figure che lo hanno ispirato.
Link Podcast: https://SMI.lnk.to/ilriff_EP5
“La folgorazione che mi ha fatto capire che la televisione sarebbe potuta diventare la mia strada è avvenuta guardando David Letterman Show” – racconta Cattelan – “Nonostante io sia cresciuto con tutta una schiera di programmi divertenti come Drive-In e Mai Dire Gol, prima di Letterman non avevo mai pensato alla televisione”.
Tra una chiacchiera e l’altra Alessandro e Marco dialogano su temi fondamentali come l’importanza del rispetto e dell’educazione nella vita di tutti i giorni e della gestione delle critiche sul web da parte degli hater:
“La cosa che mi crea più disagio nella vita è la mancanza di educazione. Sui social non riesco a trattenermi dal rispondere a quelli che hanno la spocchia di volerti insegnare qualcosa: mentre quelli che insultano a volte fanno anche ridere, quelli che ti vogliono spiegare come fare il tuo lavoro mi fanno ribollire il sangue. Con questi mi sono imposto di dialogare nel modo più asettico possibile ed entro un paio di messaggi non parlano più perché hanno solo la voglia di criticare”.
La chiacchierata ruota attorno a un elemento ricorrente nelle vite di ciascuno, esattamente come il riff ritorna e diventa il segno distintivo in una canzone, e prosegue con la rivelazione del Riff del conduttore: la speranza di riuscire a regalare alle persone un sorriso.
“Mi piace pensare che le persone vedendo Alessandro si facciano una risatina, non perché io sia un comico, ma perché nelle cose che faccio cerco di avere rispetto per l’intelligenza del pubblico, sperando di infondere un sentimento positivo. L’idea del Late Show mi piaceva proprio per questo, per essere l’ultima cosa che una persona guardava prima di andare a dormire rilassata”.
Marco Mengoni ha appena concluso allo Shepherd’s Bush Empire di Londra con l’ennesimo live da tutto esaurito Atlantico Tour, un viaggio straordinario con oltre 300 mila biglietti venduti e oltre 50 date sold out. Un tour con un successo clamoroso anche oltreconfine, a conferma del percorso straordinario che in pochi anni ha portato l’artista ad essere protagonista della scena musicale italiana e molto apprezzato anche in Europa.
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