VENEZIA – Per l’ultima settimana della rassegna Women for Freedom In Jazz, sulla terrazza dell’Hotel Carlton On The Grand Canal mercoledì 11 settembre alle 21 arriva l’incredibile talento della raffinata cantante bolognese Alessia Obino.
Ci sono i tratti peculiari della grande tradizione jazzistica nella vocalità della Obino, a partire già dal suo disco d’esordio “Echoes”, dove emerge una propria forza espressiva, basata su fluidità tecnica, capacità interpretativa e voglia di azzardare. Tra i compagni di avventura del viaggio sperimentale della talentuosa vocalist, c’è Enrico Terragnoli, chitarrista e compositore di rara semplicità e chiarezza espressiva, che collabora con una straordinaria quantità di artisti internazionali.
In duo, Alessia ed Enrico proporranno brani della tradizione jazz che va dai blues arcaici al Dixieland, dai classici di Hoagy Carmichael ai brani di Charles Mingus, Kurt Weill e Duke Ellington. La loro musica seguirà una rotta non lineare presentando diversi stili fatti di melodie cantabili, influenze e citazioni del passato.
Ingresso libero con consumazione obbligatoria.
CHI É ALESSIA OBINO
Inizia il suo percorso musicale studiando canto e pianoforte presso diversi insegnanti privati. Frequenta i seminari intensivi tenuti da alcuni fra i più importanti vocalist stranieri ed italiani, fra i quali Sheila Jordan, Jay Clayton, Maria Pia de Vito, Phil Minton, Peter Churchill, Ines Reiger e Donna McEllroy. Nel 2006 consegue il diploma accademico di primo livello con il massimo dei voti presso il Conservatorio Tartini di Trieste e nel 2011 il diploma accademico sperimentale di 2° livello in Discipline musicali ad indirizzo interpretatico-compositivo presso il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza. Dal 2000, dopo aver conseguito la laurea in Lingue e Letterature Straniere, inizia ad insegnare canto e a tenere laboratori di teoria e musica d’insieme, oltre ad organizzare workshop tenuti da importanti artisti internazionali (Jay Clayton, Maria Pia de Vito, Peter Churchill) presso diverse scuole di musica in Trentino, Veneto ed Emilia Romagna. Ha collaborato con numerosi musicisti del panorama jazz italiano ed internazionale tra i quali, Javier Girotto, Robert Bonisolo, Greg Burk, Peter Churchill, Gilad Atzmon, Elliott Sharp, Markus Stockhausen, Fabrizio Bosso e Rita Marcotulli, per citarne alcuni, e ha preso parte ad importanti rassegne in Italia e all’estero. Ha inciso due album a suo nome per l’etichetta Caligola. “Echoes” uscito nel 2009 e “Deep Changes” nel 2016. Di lei, Maria Pia De Vito ha detto: «Il lavoro di Alessia rientra per me nella categoria di chi il jazz e i suoi grandi modelli (penso a Mingus, Porter, Monk, Ella e Betty Carter, Anita ‘O Day e forse Joni Mitchell) li ha conosciuti, amati e poi assimilati. È una cantante ed autrice che sta provando a trasformarli in carne e tendini della sua musica, anziché gabbia».