Alluvione del Polesine, il ricordo di Zaia

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VENEZIA – “Il 14 novembre 1951 una catastrofica alluvione colpì il Polesine e parte del Veneziano, causando 101 morti e oltre 180.000 sfollati. Alle ore 23 del 14 novembre – dopo due settimane di piogge ininterrotte – il Po ruppe gli argini ad Occhiobello e Canaro, Paviole, Bosco e Malcantone. Quando la radio dette l’annuncio, per gli abitanti del Polesine era già troppo tardi per mettersi al riparo. Milioni di metri cubi di acqua coprirono le povere terre del Polesine, costringendo migliaia di persone, soprattutto contadini, a fuggire. Persero tutto, case e i pochi beni. Ogni 14 novembre, a distanza di generazioni, il pensiero va alla forza dei cittadini di quel territorio che hanno saputo farlo rinascere e ripartire fino a raggiungere livelli di qualità della vita impensabili negli anni prima dell’alluvione”.

È quanto scrive sulla sua pagina Facebook Luca Zaia (foto), presidente della Regione Veneto, a proposito della ricorrenza dell’alluvione del Polesine, verificatasi il 14 novembre 1951.