Amadeus, ospite di Rtl 102.5, parla del Festival di Sanremo e dei cantanti in gara

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Amadeus – foto di Assunta Servello per Ufficio Stampa Rai

MILANO – Amadeus è tornato a Rtl 102.5 a distanza di un anno per presentare in diretta il cast di Sanremo 2022: “È sempre una gioia venire in radio, mi sento a casa qui. Sono stato vostro collega per 5 anni, un bel periodo. Sono stato bene. Sono sintonizzato con RTL 102.5 in radiovisione nel mio camerino. Ho cominciato a lavorare in radio dall’età di 16 anni, da sempre”.

AMADEUS E LA PREPARAZIONE AL FESTIVAL DI SANREMO
Come ci si prepara al Festival di Sanremo? “Arrivano tra i giovani mediamente 800 canzoni più quelle di Area Sanremo quindi circa 50. Ascolto le canzoni più volte, guardo i video e mi leggo la biografia. Dei Big quest’anno ci sono state circa 330 candidature, di questi ne ho presi 22. Le canzoni le ascolto in qualsiasi momento perché devo assimilarle tanto, non deve ascoltarle nessuno, è una decisione che prendo da solo. È la cosa più importante e anche più difficile del Festival secondo me. Ci tengo a non sbagliare la composizione dei cantanti in gara, per me Sanremo parte da lì. Le canzoni le ascolto ovunque: a casa e in macchina che è fondamentale per me. Lavoro a Roma, vivo a Milano e spesso faccio avanti e dietro in macchina. Nel momento in cui ascolto una canzone mentre guido mi accorgo se ho voglia di alzare il volume o se mi distraggo: se ascolto una canzone e penso ad altro e la canzone è finita, allora vuol dire che forse non mi ha catturato. Mi prendo la responsabilità da solo delle canzoni che porto a Sanremo. Ho un amico autore, Massimo Martelli, con il quale condivido a volte dei pensieri, ma lui mi dice sempre che cambio idea. Io cambio spesso idea: faccio una lista, gliela mostro, dopo quattro giorni la lista è diversa. Lui mi dice che devo pensare da solo. Quando arriva la mia lista definitiva per me metà Sanremo è fatto. Quanto ci vuole per avere la lista? Un mese e mezzo circa. Ho parlato con tutti i partecipanti, non hanno il pensiero della classifica. Ognuno viene per portare la propria musica e per farla conoscere al pubblico nella manifestazione più importante che abbiamo”.

L’ORCHESTRA DI SANREMO 2022
L’orchestra ha già cominciato a provare le canzoni? “No, cominciano tra non molto. Cominciano a Roma a provare e arrangiare: in alcuni casi io ho addirittura i provini delle canzoni”.
Quanta gente lavora per il Festival di Sanremo? “Tantissime persone. È un impegno della Rai pazzesco, sono tutti dei grandissimi professionisti. L’anno scorso e anche quest’anno trecento tecnici a montare un palco, tutti gli operatori, la regia, l’audio. Una macchina pazzesca. C’è un’aria vibrante quest’anno: per me è esattamente come se fosse il primo. C’è adrenalina, emozione, probabilmente tutti abbiamo la consapevolezza di far parte di un cast importante”.

SPOILER E CURIOSITÀ

Come ogni anno, ci sono alcune voci che circolano il merito agli ospiti che saranno presenti, ma non solo.
Ci sarà Tommaso Paradiso come co-conduttore? “A me piace quando si vocifera. Credo di essere stato già sul palco prima ancora di iniziare con almeno trenta signore dello spettacolo e non solo, anche tanti amici. È giusto che accada questo: Sanremo appartiene a tutti e tutti devono dire ciò che pensano. Io né confermo né smentisco”.
Hai già fatto la prova dei vestiti? “Ho scelto i tessuti. I vestiti li faccio scegliere a mia moglie, perché sono anche daltonico un po’, infatti vesto sempre di nero e blu. Devo vedere i colori decisi: il giallo deciso lo vedo, i colori pastelli mi incasinano un po’. Indosserò due abiti a sera”.
Chi ci sarà sul palco con te? “Non lo so, consigliatemi qualcuno. Un altro calciatore? Non lo so. Zlatan Ibrahimović non può essere sostituibile, lui è lui”.
La postazione di RTL 102.5 all’Ariston: “È una postazione fighissima, è attaccata all’ingresso dell’Ariston. Da lì passano tutti. Devo dire che c’è un grande lavoro di RTL 102.5: raccontate e seguite sempre il Festival, non solo ospitando tutti i cantanti, ma raccontandolo tutto fino alle 2 di notte quando si finisce”.
A parte Bugo e Morgan, è successo un litigio che non abbiamo saputo? “No, devo dire che a Sanremo se si discute bisogna farlo sul palco. Io mi arrabbio se lo fanno dietro le quinte. L’anno scorso c’era un grande clima. Quando c’è il Festival lo dico, non vado neanche in bagno. Se succedesse un problema tecnico qualunque, cosa farei? Non posso mai muovermi. Quando è accaduta la discussione tra Bugo e Morgan ero lì dietro, ho capito che il testo non era quello ma pensavo si fosse dimenticato le parole. Quando Bugo andò via ho capito, Fiorello in quel momento stava dormendo dietro le quinte, eravamo quasi a fine serata. Si è svegliato di colpo, non sapeva cosa fosse successo e ha scelto di entrare sul palco per improvvisare”.
Ci sono dei divieti assoluti al Festival di Sanremo? “Considero che i cantanti sono degli artisti e gli artisti non vanno limitati. Non censuro mai nessun brano, neanche censuro il modo in cui presentare una canzone. Reputo tutti molto intelligenti, loro sanno cosa fare: se c’è qualcosa che va in una direzione di provocazione è chiaramente un momento di spettacolo, non c’è volgarità né qualcosa fuori luogo. Anche questo è Sanremo, oggi. Sanremo deve rispecchiare quella che è la caratteristica e la personalità dei cantanti in gara”.
La giuria demoscopica di quest’anno. “Sarà una giuria demoscopica più ampia, saranno in mille. Ci sono più modalità di voto, saranno presenti anche le radio e anche loro voteranno. Perché la radio non può votare? Non è possibile che in un luogo in cui si fanno canzoni che poi andranno in radio, non ci siano le radio. La radio deve avere il diritto di dire la sua all’interno del Festival. Ci sarà il pubblico a casa, fondamentale, ricordiamo che l’anno scorso il televoto ha dato la vittoria ai Måneskin e questo è importante. Non c’è un modo per vincere Sanremo. I Måneskin? Sono un gruppo che era già sul trampolino di lancio, io non ho meriti per il loro successo, ho solo scelto la loro canzone. Ora sono ricercatissimi”.
Nella scelta delle canzoni tieni presente anche le tematiche che vuoi abbracciare? “No. Di tematiche ce ne sono tante. Mi devo far conquistare da un brano, da una musicalità, da qualcosa che mi emoziona e di conseguenza poi dal testo. Non per forza il testo deve essere un pezzo di Tenco, però parto dalla musica e non dal tema: spesso si fanno delle canzoni con delle tematiche solo per tentare di andare a Sanremo”.
C’è alcun limite per quanto riguarda la scenografia sul palco? “Non c’è limite: gli artisti mi informano chiedendomi se possono fare le cose, ma hanno una libertà totale. C’è chi pensa che un ballerino sia necessario per il proprio brano e chi invece no. C’è l’artista che vuole fare un po’ più show e altri che vogliono essere da soli. A me piace se qualcuno fa lo show, ma rispetto se guardo un cantante che non vuole farlo”.
La vita tipo di Amadeus durante il Festival di Sanremo? “Vado a Sanremo a metà gennaio, faccio l’ascolto delle canzoni nella sala stampa intorno al 13-14 gennaio e poi vado a Sanremo. Prima che inizi il festival si chiude tutto il lavoro fatto, perché chiaramente è preparato già da agosto. Si assiste alle prove dei cantanti a teatro e quella è una cosa importante. Poi ci sono le riunioni. Durante la settimana del Festival c’è un ritmo che è sempre lo stesso: lo sanno ormai, i miei Festival non finisce prestissimo. Si faceva tardi anche con il ‘Dopo Festival’ e non si lamentava nessuno, adesso che l’ho tolto si fa lo stesso orario ma con il Festival che mi sembra meglio. Si mangia qualcosa magari alle 4 del mattino, in un albergo a tre stelle a conduzione famigliare: era l’albergo che voleva sempre Celentano quando faceva Sanremo. Si va a letto per le 4.30 del mattino, ci si sveglia alle 9.30 del mattino e poi si va a fare la conferenza stampa. L’adrenalina è tanta in quei giorni, la stanchezza arriva alla fine della settimana. Non sono uno che va in ansia, ho intorno a me persone che mi aiutano molto perché Sanremo non lo faccio da solo. La Rai mi mette a disposizione tante cose, anche la fiducia. Ho degli autori molto bravi, ho una persona che fa con me Sanremo che è fondamentale: quando hai delle persone brave intorno a te è chiaro che ti senti tranquillo. L’attaccante può fare tanti gol se ha gli altri che gli passano il pallone”.
Quanto lavoro c’è dietro le canzoni di ogni artista? “Tantissimo. C’è tanta sperimentazione, i giovani sperimentano molto nei suoni, vanno ad affidarsi a tanti produttori, a dj. Tanti si rivolgono a Dardust, perché anche lì c’è una sperimentazione di suoni. Mi piace seguire la costruzione del brano con l’orchestra ma in generale, un lavoro anche bello tosto”.
Beppe Vessicchio c’è quest’anno? “Lui dice che al nord lo chiamano Beppe e al sud lo chiamano Peppe. Se non c’è lui non è il Festival vero. Quest’anno dovrebbe accompagnare le Vibrazioni, non so se anche altri artisti. Lui è amatissimo. L’anno scorso quando ho detto che lui avrebbe diretto l’orchestra c’è stata un’ovazione e la gente gli vuole bene. Quando è venuto a giocare ai Soliti Ignoti abbiamo fatto un picco di ascolti. È una bella faccia e una bella persona”.
Ci sarà tuo figlio? “Si, lui non vede l’ora. Per me è importante averlo seduto in prima fila, l’anno scorso non c’era e mi è mancato molto, così come mia moglie. Per me è anche motivo di tranquillità, uno sguardo e so che per me andrà tutto bene”.

SANREMO 2022: UN CAST ETEROGENEO
“È un cast che accontenterà tutti. Si va da Iva Zanicchi, Gianni Morandi, Massimo Ranieri che non erano in gara contemporaneamente dai tempi di Canzonissima a un diciottenne, mi viene da dire Sangiovanni, Blanco. Poi c’è anche Ana Mena, Achille Lauro, Michele Bravi. Di questo sono felice, orgoglioso. Ringrazio tutti i cantanti che hanno dato fiducia a questo festival e che hanno accettato il mio invito. Ci saranno anche i tre giovani: Yuman, Tananai e Matteo Romano”.
DONATELLA RETTORE
“È un personaggio incredibile. Pensate che la seguivo da fan. Mi è capitato di seguirla, di fermarla per strada e chiederle l’autografo. Lei questo, a distanza di anni, se lo ricorda ancora. Erano gli anni ’80, l’aspettavo fuori dall’Arena di Verona. Sono felice di averla avuta anche in altri programmi, ma adesso insieme a Ditonellapiaga a Sanremo”.
DITONELLAPIAGA
“Ditonellapiaga è una cantautrice romana molto brava, a Sanremo in coppia con Rettore, molto capace anche di scrivere non solo di interpretare. A mio avviso è una delle voci più belle. Canterà qualcosa di particolare che si chiama ‘Chimica’ ma in realtà nella vita lei ha delle capacità di interpretare canzoni anche molto intense. Una bella fusione. Qualcuno dice che questa ragazza potrebbe essere l’erede di Rettore”.
AKA 7EVEN
“Aka 7even è un ragazzo molto intelligente, lo conosco, mi piace molto. Un’energia che ci sta benissimo a Sanremo”.
ELISA
“Elisa torna dopo 21 anni sul palco di Sanremo, una gioia pazzesca. Quando mi hanno detto che avrebbe voluto farmi sentire la canzone per tornare in gara per me è stata una gioia. Si fidano gli artisti di questo Festival. I cantanti, secondo me, hanno un’importanza e visibilità maggiore se vengono in gara rispetto a quando vengono come ospiti. L’ospitata dura circa 5 minuti. Ho ufficializzato i nomi dei partecipanti il 4 dicembre: se si comincia a parlarne il 4 e si finirà il 5 febbraio a parlarne e poi ad ascoltare i brani che avranno una lunga vita. Una presenza al Festival dura mesi, non cinque minuti”.
EMMA
“Emma ha una canzone bellissima. Torna a Sanremo dopo dieci anni. Bellissima, con grande energia. In questi dieci anni ha fatto molto, per me è un onore poterla avere nel cast”.
DARGEN D’AMICO
“Dj, produttore, molto stimato dai colleghi, molto bravo e simpatico. Ci farà probabilmente ballare a Sanremo. Un cantautore molto bravo che fa rap. C’è una leggenda su di lui: non si è mai mostrato in pubblico senza occhiali da sole. Anche io l’ho incontrato sempre con gli occhiali da sole”.
FABRIZIO MORO
“Fabrizio è un grande poeta. La canzone che porterà a Sanremo è molto intensa”.
GIANNI MORANDI
“Ma vi rendete conto che Morandi verrà in gara a Sanremo? Io ancora non ci credo. A un certo punto Jovanotti ha chiamato Gianni, gli ha detto che aveva un pezzo e di farmelo sentire per vedere se poteva piacermi. Gianni mi ha chiamato dicendo che voleva candidarsi per il Festival di Sanremo dicendomi che se mi piaceva sarebbe stato disponibile. L’annuncio l’ho dato il 4 dicembre e nessuno sapeva chi avrei preso. Quando ho sentito il pezzo mi è piaciuto molto, c’era una bella energia e un bel testo, perciò quando ho ufficializzato che ci sarebbe stato Gianni Morandi ero emozionato anche io”.
GIOVANNI TRUPPI
“Giovanni è un grandissimo musicista, un cantautore molto bravo e molto amato in Francia. È stato paragonato a Pasolini nel modo di scrivere. Mi stupisco come in Italia non sia ancora emersa questa sua capacità, lo conosco da tempo e ho scelto quello che porterà a Sanremo. Mi piace il fatto che è napoletano e non fa nulla per correggere la sua cadenza. Mi auguro che possa diventare un po’ come lo scorso anno Colapesce e Dimartino, adesso tutti li conoscono. La loro musica esiste già da tempo, sono bravissimi, auguro la stessa cosa a Giovanni”.
GIUSY FERRERI
“Giusy è una brava ragazza, una brava mamma. Lei è una genuina, ha l’entusiasmo di venire a cantare una bella canzone a Sanremo. Lei è abituata alle hit, non ne sbaglia una. Ha una voce inconfondibile. Non aveva dei pezzi pronti per Sanremo gli scorsi anni, ora sono contento che lo abbia”.
IRAMA
“Ho detto a Irama che quest’anno tutti devono essere presenti. L’anno scorso non è stata colpa sua, ha dovuto osservare la quarantena. Io l’ho detto: dovesse esserci una positività, varrà l’esibizione fatta in prova. Per cui ho detto a tutti di pettinarsi e vestirsi bene, perché non si sa mai”.
IVA ZANICCHI
“Non riesco a interrompere le sue canzoni quando le ascolto, una professionista”
HIGHSNOB E HU
“Highsnob è un ragazzo campano, cresciuto a La Spezia e fa il rapper. Canterà in coppia con Hu, una mia vecchia conoscenza anche se è una ragazza giovanissima. L’anno scorso Hu faceva parte di Sanremo Giovani, era stata eliminata prima della parte finale e mi è dispiaciuto molto. Io, però, l’ho detto anche ai ragazzi di Sanremo Giovani: non bisogna arrendersi se non si passa subito. Questa ragazza è l’esempio: a volte si chiude una porta e si apre un portone. La canzone che interpreteranno a Sanremo è autobiografica. Per me il Sanremo attuale deve ottenere cose, appunto, attuale. Un termine che non ho mai amato è quando dicono che una canzone è sanremese: non deve esistere una canzone sanremese perché un cantante che si presenta a Sanremo deve pensare che quel pezzo avrebbe potuto farlo uscire in qualsiasi altro momento dell’anno, perciò anche lì va rispecchiata l’attualità”.
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
“Sono bravissimi. Lei è un’artista molto complessa, mi ha detto che mi stupirà. Io mi fido”.
LE VIBRAZIONI
“Con Francesco Sarcina l’importante è non parlare di calcio, per il resto tutto bene. Sono già stati a Sanremo due anni fa e hanno ottenuto un grande quarto posto”.
BLANCO E MAHMOOD
“In due anni ha conquistato tutti, non ha sbagliato un pezzo, va in vetta alle classifiche con tutti i singoli, anche contemporaneamente. Grande talento, Blanco. Una bella accoppiata con Mahmood. Rappresentano quella generazione z che a me piace tantissimo. Radio Zeta mi ha aiutato e mi aiuta spesso a conoscere cantanti che poi vado ad ascoltarmi e a scoprire e che spesso incontro perché poi mi presentano i brani per Sanremo. Ho bisogno di ascoltarla perché mi serve sapere tutte le novità”.
MASSIMO RANIERI
“Lui è veramente un artista. Sa ballare, sa recitare, ha una voce meravigliosa, canta in una maniera ineccepibile”.
RKOMI
“Ha un grande seguito tra i ragazzi, sarà a Sanremo con ‘Insuperabile’, il titolo della sua canzone per il Festival”.
NOEMI
“Una canzone molto bella la sua, lei è una veterana del Festival”.
SANGIOVANNI
“Per la gioia dei ragazzi c’è Sangiovanni, la sua ‘Malibu’ ha non so quanti milioni di views”.