L’ambiente delle Canarie: tra biodiversità e tesori naturalistici

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la gomera altos de garajonay

Numeri da record: su otto isole, cinque sono riserva della biosfera, quattro siti appartengono al patrimonio Unesco, tre sono riserve Starlight e 146 le aree naturali protette

L’ambiente delle Canarie è sorprendente: ovunque si volga lo sguardo c’è l’oceano ad abbracciarti e la natura è incontaminata e selvaggia. Le isole di El Hierro, La Gomera, La Palma, Lanzarote, Fuerteventura con il suo mare, e il 43% del territorio di Gran Canaria sono state dichiarate Riserva Mondiale della Biosfera dall’Unesco. Mentre, altri quattro siti sono stati insigniti del titolo di Patrimonio Mondiale Unesco: il Parco nazionale di Garajonay sull’isola di La Gomera, il centro storico di San Cristóbal de La Laguna e il Parco nazionale Teide a Tenerife, e il Paesaggio culturale di Risco Caído e le montagne sacre di Gran Canaria.

Nell’arcipelago ci sono quattro parchi nazionali: Parco Nazionale di Garajonay, Parco Nazionale del Teide, Parco Nazionale di Timanfaya e Parco nazionale della Caldera de Taburiente, e 146 aree protette. Inoltre, in ognuna delle otto isole sono presenti siti archeologici risalenti alle popolazioni aborigene ed edifici storici del periodo coloniale tutti da scoprire.

Lanzarote e l’arcipelago Chinijo

La natura delle isole è forte e coinvolgente. Lanzarote, per esempio, ospita la Riserva Naturale Marina dell’Arcipelago Chinijo: la più grande riserva marina d’Europa con oltre settantamila ettari di meraviglie sottomarine. È possibile immergersi nelle profondità marine con la certezza di essere in un ambiente protetto e tutelato. Le acque sono così limpide da consentire la visibilità a più di 20 metri di profondità, la temperatura è compresa tra 18 e 25ºC tutto l’anno e ci sono più di 100 punti di immersione.

La Palma, chiamata dagli abitanti ‘La Isla Bonita’

La Palma è l’isola che offre una grande biodiversità, soprattutto considerando che la sua superficie si estende per oltre settecento chilometri quadrati. Quest’isola ha superfici vulcaniche, foreste di lauro, estese spiagge di sabbia nera, calette isolate, come la spiaggia di Nogalesa Puntallana, e tesori culturali, come la capitale di Santa Cruz de La Palma con 500 anni di storia.

La Palma è una riserva Starlight, un marchio distintivo che indica le mete ideali da cui osservare le stelle. Il cielo notturno è incredibilmente limpido, come in nessun’altra parte del mondo. Oltre a La Palma, hanno ottenuto la certificazione relativa alla qualità dei cieli e all’impegno nel tutelarli sia Fuerteventura, sia la vetta di Las Cumbres de Tenerife.

Sull’isola di La Palma c’è l’Osservatorio Roque de Los Muchachos, che fa parte dell’Istituto di Astrofisica delle Isole Canarie, dove una comunità internazionale di astrofisici studia il Sistema Solare con le attrezzature più avanzate al mondo. Situato a 2.396 metri sopra il cosiddetto mare delle nuvole, dall’Osservatorio si può ammirare uno spettacolo della natura di rara purezza ed eleganza.

Un ventaglio di climi diversi: dalla neve alla “pioggia orizzontale”

Non c’è nessun altro posto sul pianeta dove si possano trovare condizioni meteorologiche così diverse in un’area di 48 per un massimo di 25 chilometri quadrati. Alle Isole Canarie in inverno si possono fare nello stesso giorno passeggiate sulla neve e bagni al mare . A Tenerife, sulle pendici del Teide, si accumula uno spesso manto di neve che contrasta con la trasparenza del cielo e lo splendore del sole. Quando il Teide è innevato, i turisti e la popolazione locale si godono sia la neve che il mare e la spiaggia.

Chi sceglie di vivere a La Gomera, per esempio, lo fa per il clima, la natura e la tranquillità. Apprezza i contrasti tra le aree umide con molta vegetazione e le aree rocciose sferzate dal vento, i palmeti rigogliosi e la foresta preistorica del Parco Nazionale di Garajonay con la sua biodiversità. L’isola, inoltre, è caraterizzata da un fenomeno unico al mondo: la “pioggia orizzontale” che si verifica nel Parco Nazionale di Garajonay. Accade quando l’umidità avvolge le foglie più alte degli alberi condendandosi in grosse gocce d’acqua e creando una nebbia densa detta appunto pioggia orizzontale, l’acqua poi cade sul terreno e rende florida questa antichissima foresta.