“L’esperienza di questo tipo di spettacolo in teatro è stata prima di tutto liberatoria – racconta Agnelli – Ho sempre pensato che il concerto dovesse essere un lungo viaggio privato, con un suo ritmo interiore preciso. Quando suono con la band ho ancora quel desiderio, quella voglia di perdermi totalmente dentro l’energia e, a volte, la violenza del suono. Non ho mai parlato molto sul palco prima di oggi, perché mi sembrava di interrompere e rovinare quel flusso di energia.
Riuscire a raccontare delle storie mi ha fatto scoprire la possibilità di un rapporto diverso con chi ci viene a sentire, magari meno ancestrale e meno istintivo, non necessariamente più complice, ma più sfumato, più dettagliato, in qualche modo più consapevole. Mi ha fatto scoprire un nuovo me. Mi ha dato l’opportunità di portare sul palco anche quella parte che era rimasta privata e che tutti i miei amici conoscevano. Mi ha fatto sentire meno prigioniero di un personaggio e, per questo, ancora più orgoglioso di poterlo essere quando voglio.
Soprattutto, mi ha dato la possibilità di prendermi la totale responsabilità della mia musica senza il guscio della band. Anche il pubblico è meno schermato, meno protetto dal buio completamente anonimo dei grandi concerti e i risultati sono una intimità e una condivisione, soprattutto nei silenzi, impossibili altrove. Non è necessariamente meglio o peggio. E’ diverso. In un momento in cui il live sta tornando prepotentemente ad essere la forma principale di comunicazione della musica è molto stimolante sviluppare tante differenti possibilità di linguaggio. Curarne la produzione sonora nei dettagli, già sul palco, come parte della scrittura del progetto è il nostro tentativo di esaltarne l’unicità, la magia, che raramente compaiono nelle produzioni fatte in studio.
Questo vinile non è che il tentativo di fermare un momento speciale. Fare sentire la gente che ascolta la nostra musica come parte indispensabile di essa. Quella che gli dà un senso più grande. Un gesto, nel rivendicare il ritorno alla potenza della musica live, un regalo, che facciamo prima di tutto a noi che ci abbiamo lavorato e speriamo anche a voi che lo ascolterete, per lasciare una traccia di un’emozione che abbiamo creato insieme”.
LATO A
MARTHA
TI CAMBIA IL SAPORE
VIDEO GAMES
MALE DI MIELE
SHIPBUILDING
LATO B
STRATEGIE
BALLATA PER LA MIA PICCOLA IENA
QUELLO CHE NON C’E’
PERFECT DAY
18.11 Roma, Auditorium Conciliazione
20.11 Brindisi, Teatro Verdi
22.11 Verona, Teatro Filarmonico
23.11 Brescia, Teatro Display
26.11 Ravenna, Teatro Alighieri
28.11 Varese, Teatro Open Job
30.11 Bologna, Auditorium Manzoni
02.12 Como, Teatro Sociale
04.12 Venezia, Teatro Goldoni
06.12 Firenze, Tuscany Hall
07.12 Asti, Palco 19
09.12 Parma, Teatro Regio
10.12 Milano, Teatro Degli Arcimboldi
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