ROMA – Le persone addette all’assistenza personale sono sempre più importanti. Nella maggior parte sono donne, le quali decidono di assistere gli anziani con problemi di non autosufficienza. Le assistenti familiari, più comunemente note come badanti, costituiscono una figura professionale importante del sistema di assistenza domiciliare, in particolare agli anziani non autosufficienti. Le spese sostenute per l’assistenza personale sono state indicate da 125.217 contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2017 e relative ai redditi del 2016, per un ammontare complessivo pari a 236.015.000 euro per una media di 1.880 euro.
Il dato emerge da un’analisi condotta dall’Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari, su dati del ministero delle Finanze. In Emilia Romagna si registra il maggior numero di richieste di detrazione per le spese sostenute per l’assistenza personale, avanzate da 21.254 contribuenti per un ammontare di 40.952.000 euro.
Nella graduatoria nazionale, stilata sulla base delle richieste di detrazione avanzate dai contribuenti e indicate tra parentesi le somme dichiarate, alle spalle dell’Emilia Romagna figurano nell’ordine: Lombardia 20.280 (38.115.000 euro); Veneto 15.643 (28.962.000); Toscana 13.934 (26.759.000 euro); Piemonte 11.963 (22.655.000 euro); Lazio 6.193 (11.871.000 euro); Friuli Venezia Giulia 5.176 (9.931.000 euro); Marche 5.040 (9.564.000); Liguria 4.460 (8.656.000), Umbria 3.694 (7.059.000 euro); Trentino Alto Adige (Provincia autonoma Trento) 2.880 (4.980.000 euro); Puglia 2.786 (4.930.000 euro); Sardegna 2.357 (4.272.000 euro); Campania 2.342 (4.160.000 euro); Sicilia 1.972 (3.603.000 euro); Abruzzo 1.937 (3.555.000); Trentino Alto Adige (Provincia autonoma Bolzano) 1.213 (2.173.000 euro); Valle d’Aosta704 (1.351.000 euro); Calabria 574 (1.030.000 euro); Basilicata 534 (942.000 euro).