E’ uscito il 13 novembre “Believe”, il nuovo album di Andrea Bocelli, al cui interno si trovano interpretazioni e rivisitazioni di brani classici, oltre ai duetti con Cecilia Bartoli e Allison Krauss. Proprio “Amazing Grace”, il cantato con Allison Krauss, è il primo estratto dell’album: “Ho sempre avuto una grande passione per le voci in generale, per le belle voci. Mi piace dividere la responsabilità e la gioia di un’esecuzione con dei grandi artisti. Allison Krauss ha una voce bellissima, dolce ed è anche una ragazza straordinaria, attenta alle questioni spirituali e sono felice di averla con me in questo album”, ha dichiarato Bocelli in diretta su RTL 102.5. “Believe” contiene anche un omaggio al Maestro Ennio Morricone, scomparso lo scorso 6 luglio all’età di 91 anni: “Con il maestro Morricone ci sono state in passato diverse collaborazioni, ma questa è particolarmente suggestiva perché questa melodia lui l’ha scritta un mese prima di lasciarci, con l’idea che diventasse proprio una preghiera, era come un segno premonitore. Per me cantare questa canzone è stato un modo per ricordarlo”.
La fede è per Andrea Bocelli un elemento fondamentale che in “Believe” trova grande espressione, ma come si alimenta la fede in un periodo in cui evidentemente questa viene messa a dura prova? “Questo periodo ci invita a riflettere su certe questioni, quella della fede si raggiunge secondo me anche attraverso il ragionamento. Io propongo a tutti un ragionamento molto semplice, come spesso mi trovo a fare, partendo da una piccola immagine che ritrae due uomini davanti alla pietra di Michelangelo, i quali si chiedono come sia possibile un’opera così bella: il primo dice trattarsi dei bizzarri disegni del caso, l’acqua, la pioggia e il vento che nei millenni hanno portato questa meraviglia. L’altro riferisce invece che l’opera è stata fatta dallo scultore Michelangelo Buonarroti, ma non conoscendolo, il suo interlocutore non ci crede. Ecco io sono il secondo, quello che crede all’esistenza di Michelangelo”, ha spiegato il tenore.
Non solo musica, ma anche tanta solidarietà hanno fatto di Andrea Bocelli un grande artista. Fondatore di Andrea Bocelli Foundation, il Maestro ha spiegato come l’impegno pratico e quotidiano possa fare la differenza: “Siamo chiamati ogni giorno a stare sulle barricate, io con la mia famiglia personalmente, ma anche la stessa Fondazione durante la prima ondata di Covid 19 si è spesa molto con diverse iniziative che sono andate dal recupero di mascherine, alla creazione di posti letto, al recupero di generatori per ossigeno, diverse cose di cui c’era bisogno – ha raccontato Bocelli, ricordando l’importanza del contributo che ciascuno può dare, indipendentemente dal proprio credo – siamo tutti chiamati a dare il proprio contributo in momenti come questi. Adesso si cominciano a sentire buone notizie con l’arrivo dei vaccini. Si apre davvero uno spiraglio di speranza”.
Il 12 dicembre, al Teatro Regio di Parma, Andrea Bocelli sarà impegnato in “Believe in Christmas”, un evento esclusivo in diretta streaming mondiale: “Sarà esperienza singolare per me, è la prima volta che mi capita di fare un concerto in streaming da un teatro poi così importante e bello come il Regio di Parma e – ha ricordato il tenore – soprattutto a fianco di Franco Dragone, l’eminenza grigia che ha ideato le scenografie del Cirque Du Soleil, un’artista di altissimo livello con cui collaboro per la prima volta. Un’emozione nell’emozione e sono curioso di vedere cosa ha creato per me. Ci auguriamo di far vivere un’ora di spensieratezza e leggerezza per chi ci vorrà ascoltare”.
Bocelli ha voluto rivolgere un messaggio di speranza a tutti gli ascoltatori di RTL 102.5 e a tutti coloro i quali attraverso la musica si inventano, si reinventano e oggi resistono: “La musica è un elemento importante che ha il compito, e spesso riesce, di generare due cose fondamentali: speranza e ottimismo. Invito tutti coloro che ci ascoltano a continuare ad avere speranza e ottimismo perché sono le medicine principali per uscire da qualunque situazione difficile. Per questo passaggio storico invito tutti ad ascoltare La canzone del Piave, nella vecchissima versione che ogni volta mi commuove, cantata da qualcuno che quei momenti doveva averli vissuti. Una canzone che ti trasporta in quei tempi e commuove”.
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