Iacopo Melio è un angelico anarchico laureato in Scienze Politiche con curriculum in “Comunicazione, media e giornalismo”. Lavora come freelance nel mondo del giornalismo e della comunicazione digitale. É da sempre impegnato nella sensibilizzazione e divulgazione come attivista per i diritti umani e civili.
É amante dell’arte e di ogni forma di espressione, schierato con la libertà di pensiero sempre e comunque. Musicalmente comunista; idealmente progressista, pacifista e liberal-socialista; utopicamente anarchico. Femminista intersezionale e LGBTQP+ Ally. Professa l’Amore Universale come unica Fede, la laicità di Stato come dogma e il buddismo come filosofia di vita.
Odia ogni tipo di etichetta e convenzione sociale. La prepotenza, il qualunquismo e la superficialità. La compassione e il pietismo. I razzisti e gli intolleranti, i conservatori e i fanatici, i bigotti e i moralisti, i fascisti politici e sociali. I vuoti di pensiero e chi non rompe gli schemi, chi non si sbilancia e non prende posizione. L’egoismo, l’insensibilità e l’apatia.
Chi si volta dall’altra parte e chi sorride per finta.
Ha contribuito a suon di voti ricevuti a far vincere alle elezioni regionali in Toscana il candidato Pd Eugenio Giani contro la candidata leghista Susanna Ceccardi,supportata da tutta la coalizione di centrodestra.
Con oltre undicimila preferenze diventa neo consigliere dem, svolgendo la sua campagna elettorale interamente online.
Ma chi è Iacopo Melio?
Conosciamo meglio.
Intervista a Iacopo Melio.
Ti aspettavi di vincere per il PD, con 11 mila 233 voti la gara delle preferenze? E senza mai fare un comizio dal vivo?
Era molto difficile, sicuramente, perché la mia è stata una campagna atipica. Abbiamo vinto, secondo me, perché da un lato c’ero io, in collegamento continuo con pezzi e cittadini di Firenze, ad ascoltare i loro bisogni e le loro idee, mentre dall’altro lato c’erano un sacco di volontari, consiglieri e attivisti che volantinavano al posto mio prestando gambe e braccia alle nostre idee condivise. E poi, possiamo dirlo, in questi anni ho evidentemente seminato qualcosa di buono col mio lavoro in difesa dei diritti umani e civili, e le persone hanno apprezzato.
Gli elettori ti hanno dato fiducia e ti hanno eletto come consigliere regionale. Così aggiungi una nuova responsabilità a quello che è un percorso coerente di impegno civile e attivismo che ti contraddistingue da sempre. Quali saranno le tue priorità da consigliere?
Continuerò a dare voce a chi non viene ascoltato, come sempre, ma adesso con un ruolo istituzionale che mi permetterà di partecipare attivamente alle decisioni della Regione. Un salto avanti per tutte quelle battaglie e le storie che da anni porto sulle spalle. Le mie priorità saranno la libertà, l’uguaglianza e l’autodeterminazione di tutte e tutti, a partire dagli ultimi della società.
Oltre alla campagna elettorale hai portato avanti tanti altri progetti ,iniziamo dalla creazione della onlus #Vorreiprendereiltreno, quali sono le sue finalità precipue?
Ci occupiamo di sensibilizzazione riguardo la disabilità e le diversità, ogni giorno, supportando tantissime persone non solo raccontando ma spesso risolvendo i loro problemi mettendo a disposizione una grande comunità di “follower” pronta ad amplificare la voce dei protagonisti. E poi realizziamo e finanziamo progetti di inclusione in tutta Italia, per abbattere barriere architettoniche ma soprattutto sociali e culturali. Inoltre, ogni giorno, manteniamo attivi servizi importantissimi come il trasporto scolastico di studenti con disabilità, pet-therapy in alcuni reparti di pediatria, lo sportello di ascolto psicologico gratuito, laboratori di musicoterapia nelle scuole e altro ancora.
Poi c’è il tuo giornalismo su Fanpage ..
Il giornalismo è il mio primo amore e la prima “arma” a disposizione come racconta-storie sociale. Ad oggi ho la fortuna di poterlo fare nel giornale online più visitato in assoluto, Fanpage.it, e spero di poter proseguire anche una volta insediato come consigliere regionale, anche se il tempo per questo sarà drasticamente ridotto.
E veniamo ai tuoi tre libri : uno di poesie d’amore, il secondo sulla tua non facile esperienza umana il terzo,contro i molti «ismi» cattivi di questo tempo crudele, dal razzismo al fascismo all’egoismo. Parigi XXI (Miraggi Edizioni), Faccio salti altissimi (Mondadori) e Buonisti (People). Quando è iniziata la tua passione per la scrittura?
Da sempre. Non ricordo il primo momento in cui mi è stata messa una penna in mano. Ho iniziato con lunghi temi alle elementari e ho proseguito. Crescendo, però, ho capito che la scrittura non era solo racconto e fantasia ma poteva avere un potente valore sociale se messa al servizio degli altri. Così, durante il Liceo, ho capito che c’era un modo alternativo di usarla, attraverso cioè un giornalismo impegnato, civile, e lì ho capito cosa avrei voluto fare “da grande”.
Hai un autore preferito?
Onestamente no, sono un grandissimo curioso e leggo quasi di tutto. Cerco di impormi una media di un libro a settimana, quasi sempre di autori contemporanei, perché credo utile e giusto confrontarsi con chi fa il tuo stesso lavoro, ma è molto più bravo di te, per imparare il più possibile. Se devo dire un nome, però, non posso non rispondere Andrea Camilleri: un amore che mi ha fatto scoprire la mi’ mamma e che vivo quasi come quello verso un nonno.
Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?
“Angelicamente Anarchico”, di Don Andrea Gallo. Racconta l’esempio che dovremmo mettere in pratica tutti per “osare la speranza” e lasciare una società più giusta e colorata di come l’abbiamo trovata.
In molti pensano che le logiche delle leve del potere sono estranee alla tua purezza d’animo e si interrogano sul tuo futuro da politico.Cosa rispondi a chi ritiene che tu rimanga schiacciato dagli ingranaggi di quel mondo che sei convinto di poter migliorare?
Ho già dimostrato di essere “ostinato e contrario”, quando occorre, e questo continuerò a fare davanti alle ingiustizie. È chiaro che la politica ha regole, tempistiche ed equilibri che spesso limitano l’azione, ma fa parte del gioco: il dibattito nelle istituzioni è anche fatto di diplomazia. Ma nessuno mi schiaccerà, i miei valori e le mie idee sono quelli di sempre e mi è impossibile immaginare altro. La politica è fatta dalle persone, se le persone sono quelle giuste anche la politica lo sarà: basta saper scegliere chi.
Il fuoco amico è a volte più letale delle mitragliate degli oppositori politici?
Non ci sono amici o nemici per me. Ci sono persone che vogliono il bene dei cittadini e dei loro diritti, ed altri che pensano ai loro interessi. Io vorrò collaborare coi primi, dando il meglio che posso, come ho sempre fatto.
Grazie Iacopo.
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