Autori e compositori dell’intero album disco d’oro “Oggi più che mai” di Thomas, sono in rotazione radiofonica con il singolo “Foglie di un tempo”, estratto dall’album d’esordio in uscita in primavera
È in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Foglie di un tempo”. Nuovo singolo dei cantautori Anthony & Vittorio Conte estratto dall’album d’esordio in uscita in primavera.
“Foglie di un tempo”, scritto e composto interamente dagli stessi Anthony e Vittorio Conte, è un brano che affronta la tematica particolarmente delicata della violenza sui minori. I due autori raccontano infatti una storia realmente accaduta ad una persona a loro cara. Un doloroso passato che nonostante lo scorrere del tempo non può essere dimenticato ma riaffiora quotidianamente, frammento dopo frammento. Il brano, prodotto e arrangiato da Alex Trecarichi, si caratterizza per una sonorità pop coinvolgente.
Il video di “Foglie di un tempo”, regia di Marco D’Andragora, è stato realizzato a Piombino Dese, in provincia di Padova. Protagonisti sono gli stessi Anthony e Vittorio che, insieme a Nichole Manente e Sergio Cobuccio, danno vita alle parole del brano. Immersi nello splendido paesaggio delle rive del fiume Brenta.
“‘Foglie di un tempo’ è un brano tratto da una storia vera – raccontano Anthony e Vittorio Conte – abbiamo voluto parlare di un argomento controverso e delicato, come la violenza sui minori. Il nostro intento è stato quello di raccontare questa storia in maniera piuttosto particolare, ovvero attraverso due prospettive differenti: quella del carnefice e quella della vittima.
Per chi subisce inevitabilmente il passato riemerge quotidianamente, si rimane intrappolati in un limbo. Anche quando pensi di aver superato quel momento, questo si ripresenta, attraverso i ricordi, facendoti rivivere tutto come un déjà vu. Per la realizzazione del video di ‘Foglie di un tempo’ ci siamo lasciati ispirare dalle nostre sensazioni e dall’istinto. Così abbiamo dato vita attraverso le immagini a tutto quello che le nostre menti avevano immaginato”.