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Antonella Guarneri, sensibile sperimentatrice alla ricerca della completezza dell’esistenza

Il nudo appartiene all’arte figurativa praticamente da sempre, nelle opere classiche come manifestazione di una ricerca estetica tendente alla perfezione delle linee, successivamente come massima espressione della purezza e della bellezza legata a figure iconiche ed eteree, soprattutto quando protagonista ne era la donna. Con Antonella Guarneri il nudo trova e giunge a una nuova valenza, più intima, più profonda.

Il percorso di approfondimento di Antonella Guarneri, da sempre legata indissolubilmente all’arte figurativa e, nello specifico, a un Realismo che in alcuni casi si avvicina al Metafisico, ma più fortemente all’Espressionismo, parte da una sensibile osservazione dell’essenza dell’uomo contemporaneo, con le sue debolezze, le sue finte forze e la necessità di nascondere dietro una solida corazza la parte più fragile. La nudità, sempre velata o proposta di spalle in virtù di una riservatezza che l’artista sente di dovere ai protagonisti delle sue opere, rappresenta quasi un momento catartico, di raccoglimento, attraverso il quale i soggetti si pongono in dialogo profondo con la propria interiorità, diventano consapevoli delle proprie cicatrici e meditano su se stessi nel silenzio di una solitudine in questo caso necessaria.

1 Viso 1

In Viso 1 per esempio la ragazza sembra essere colta in un momento di riflessione, assorta in un pensiero che sta assorbendo tutta la sua attenzione, messa in evidenza dallo sfondo velato in foglia oro, come se quel pensiero fosse capace di rarefare lo spazio intorno, permettendo alla donna di staccarsi dalla realtà oggettiva per entrare nella dimensione del ricordo, sola e in assoluto contatto con la propria interiorità. O ancora nell’opera Sogno di passione, la protagonista quasi sembra voler cercare l’isolamento per lasciarsi andare a un’emozione dei sensi che non riesce a cancellare, eppure preferisce viverla con se stessa, per conservarne gelosamente le sensazioni più intense, indimenticabili e nostalgiche di qualcuno che non c’è più, che forse proprio a causa di un’irrinunciabile individualismo ha scelto di andarsene.

 

2 Sogno di passione
3 Raccoglimento

È solo dopo essersi immersi nell’isolamento, nel capire e guardare sotto le pieghe più profonde delle motivazioni che hanno determinato la necessità di raccogliersi in se stessi, come nell’opera Raccoglimento in cui l’essere umano si raggomitola come a voler creare uno scudo, che è possibile comprendere che la completezza si può trovare nel dualismo.

4 L’abbraccio

Ecco dunque che nel dipinto L’abbraccio, questa compiutezza viene raggiunta, e la Guarneri riesce a far palpitare le emozioni vestendole di pathos attraverso i toni dell’avvolgente azzurro, ma anche di quelle mani femminili quasi aggrappate al collo dell’uomo mentre quelle dell’uomo cingono le sue spalle per rassicurarla che lui sarà sempre lì; abbraccio che si ripete anche nell’opera Protezione, che descrive un altro tipo di amore, quello di un padre verso la figlia la quale si stringe tra le sue braccia certa che in quel posto non le succederà mai niente.

5 Protezione

In quest’ultimo dipinto Antonella Guarneri utilizza in principio la figurazione attraverso l’uso di luci e ombre tutte legate a varie tonalità di blu, poi, in un secondo momento, lascia sulla tela lievi e fugaci pennellate variopinte forse per voler tenere la giovane donna ancora legata all’arcobaleno dell’infanzia che si sta allontanando, a quegli affetti familiari che sono gli unici a restare sempre forti e presenti, nonostante le vicissitudini dell’esistenza che dovrà inevitabilmente affrontare.

6 Danza moderna

La necessità della compiutezza nel dualismo, nell’unione tra maschile e femminile fuoriesce anche da Danza Moderna, dove i due protagonisti sembrano raffigurare il Tao, simbolo cinese della perfezione assoluta, di quell’unione tra Yin e Yang che trovano il compimento solo nel loro essere uniti; in questo caso la velatura dello sfondo contribuisce a dare all’osservatore il senso mistico dell’importanza quasi magica di quel momento di unione.

7 Pozione magica

Poi, dalla consapevolezza dell’importanza del legame tra uomo e donna, quel qualcosa che in fondo dona un senso diverso alla vita, passa a un bisogno di tenere quella stessa esistenza in qualche modo legata al sogno, all’inaspettato, alla magia di un attimo che può cambiare tutto, come nell’opera Pozione magica, in cui la protagonista sembra essere a metà tra la richiesta di un intervento soprannaturale e la consapevolezza che in fondo è solo dentro se stessa che può trovare la forza e l’energia di credere che tutto sia possibile, e a quel punto modificare la realtà, generare un incantesimo reale che ha il potere di cambiare l’esistenza. Vincitrice di tre importanti premi artistici, Antonella Guarneri vive e opera a Torino, città in cui ha studiato scoprendo la passione per la pittura e che l’ha vista protagonista di molte mostre collettive e di un’importante personale che ha avuto luogo nel Palazzo della Tesoreria.

ANTONELLA GUARNERI-CONTATTI
Email: antonella.guarneri@hotmail.it
Sito web: www.arteguarneri.blogspot.it
Facebook: https://www.facebook.com/antonella.guarneri.75

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Pubblicato da
Marta Lock

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