Martin Garrix e Maejor hanno firmato per Stmpd Rcrds/Hollywood Records il loro progetto in collaborazione, Area 21. Si tratta di un progetto che ricorda vagamente quello dei Gorillaz, con intenti che superano la musica nella sua dimensione più stretta. La storia degli Area 21, infatti, racconta di due alieni la cui missione è viaggiare nello Spazio per diffondere un messaggio positivo di pace e di fratellanza, quando improvvisamente sono costretti ad atterrare sulla Terra.
È stato infatti pubblicata la clip ufficiale di La la la, il primo singolo che racconta le nuove avventure dei due cantanti-alieni: altre canzoni – e relativi video – arriveranno questa primavera-estate, mentre l’uscita dell’album vero e proprio è prevista per quest’autunno. Nel divertentissimo videoclip il duo viaggia attraverso le galassie, teletrasportando le persone più tristi nella loro navicella spaziale per coinvolgerle in una grande festa, sfruttando il linguaggio universale della musica, in grado di risollevare il morale e unire le persone. La fine del video mostra il duo che precipita sulla Terra.
La figura dell’alieno – a prima occhiata – potrebbe essere la personificazione di un outsider nel senso sociale del termine, di qualcuno che sa di dover andare controcorrente: Mi dicono che devo cambiare ma cosa sanno / Non so cosa gli abbia fatto pensare di avere voce in capitolo / Tutti sono un angelo con l’aureola / Sì, giusto, non credo proprio. L’ironia del primo verso, del resto, trova conferme anche nel resto della canzone: Parlano della mia vita, ma non mi conoscono / Perché dovrebbero aspettarsi, lascerò che mi controllino / Quando mi criticano, non ascolto.
L’alieno, del resto, è un diverso; ma i suoi sentimenti sono “umani”. Ed è proprio – paradossalmente – l’umanità ad essere snaturata nei suoi confronti: Non capiscono, mi piace essere diverso / Tutto quello che fanno è – la la la la, la la la la / Parlo nell’orecchio, ma non voglio sentire / Sono come – la la la la, la la la la / Alzati, dammi spazio, dammi spazio. I giudizi, e soprattutto i pregiudizi, della società sembrano schiacciare i protagonisti che però, per fortuna, non si lasciano influenzare: A volte dicono che sono / Fuori dalla mia mente, fuori dalla mia mente / Ma sto vivendo la mia vita / Va tutto bene, va tutto bene / A volte dicono che sono / Fuori dalla mia mente, fuori dalla mia mente / Ma sto vivendo la mia vita / Va tutto bene, va tutto bene
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