Torna uno tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music
Ariano Folkfestival torna dal 17 al 20 agosto ad Ariano Irpino per la sua XXII edizione dopo il successo dello scorso anno che ha visto arrivare oltre 20.000 persone di ogni nazionalità.
Sperimentazione:
Tra folk e cumbia, rap e hip hop, incursioni di jazz ed elettronica, la parola d’ordine di questa edizione è sperimentazione. Con artisti che hanno fatto del mondo la propria casa e delle diversità musicali la loro ricchezza. Un viaggio tra i segreti dell’Africa, i tesori della Russia e i più recenti e nuovi suoni dell’America Latina.
Ariano FolkFestival 2017: il programma
Giovedì 17 agosto:
La Yegros (Mariana Yegros all’anagrafe). Arriva dall’Argentina, ma ormai la sua anima è divisa tra Buenos Aires e il sud della Francia. La sua musica è sempre vivace ed eclettica, con il lato fresco e spontaneo della cumbia contemporanea tradizionalmente dominata dagli uomini, rielaborata sapientemente con il folk e l’elettronica.
Venerdì 18 agosto:
Si viaggia tra Africa, Sud America e Russia, all’insegna di una leggenda della musica afro (parola di Gilles Peterson). Orlando Julius, con la band inglese Heliocentrics, è pronto a conquistare il pubblico tra jazz e funk di ispirazione africana.
Tra le immense cattedrali e i villaggi solitari e più remoti della Russia vi portano gli Oligarkh. Arrivano da San Pietroburgo e la loro musica si sovrappone alle immagini per un’affascinante esplorazione della cultura urbana contemporanea. Cancellano i confini tra l’antico e moderno, esplorano la memoria popolare profonda e i canti ortodossi, si muovono abilmente tra folk ed elettronica.
I ritmi del Brasile salgono sul palco con i 10 strumentisti che compongono Bixiga 70. Provengono dalla scena jazz e d’avanguardia di San Paolo e li accomuna la passione per la musica di Fela Kuti. L’originale progetto artistico li vede mescolare l’afro-beat con il funk americano e la cumbia, condito da echi di reggae, ritmi latin e brillanti intuizioni sonore.
Sabato 19 agosto:
Emanuele Urso and his big band (clarinetto, 4 trombe, 2 tromboni, 5 sassofoni, pianoforte, chitarra, contrabbasso e batteria). Ripropone gran parte degli arrangiamenti scritti da Fletcher Henderson per Benny Goodman.
Kumpania Algazarra, band portoghese nata nelle strade di Sintra, il resto del mondo nello zaino per crescere e raccogliere ogni nuova vibrazione. Il loro stile gitano unito ai battiti balcanici accende la passione per il ballo e la vita, muovendosi tra folk, ska e reggae in un ritmo incontrollabile ed energico.
Domenica 20 agosto:
Ephemerals, un soul che spazia tra elementi di jazz, rock e hip hop. I loro testi non hanno paura di affrontare temi importanti: la depressione, la politica, la filosofia e l’amore.
Stefan Hantel, in arte Shantel, poliedrico musicista e produttore tedesco con origini divise tra Romania e Ucraina. L’imperatore di un magico mix tra musica dell’Est e battito hi-tech, conosciuto soprattutto per i lavori con la sua orchestra gitana Bucovina Orchestra. Chiude la line up l’esplosione di energia e felicità dei La Pegatina, gruppo spagnolo di ska e rumba.