MILANO – Sarà in radio da oggi, 12 aprile, il nuovo singolo di Arisa “Una nuova Rosalba in città”, title track e brano manifesto dell’ultimo album dell’artista uscito lo scorso febbraio (Sugar).
Reduce dal successo del suo primo tour nei club che ha registrato il sold out nelle date di Roma, Milano e Torino, Arisa sceglie una ballad dalle sonorità elettroniche e contemporanee per proseguire il racconto di questa sua nuova fase personale e musicale, della Rosalba di oggi.
Il brano, prodotto da Matteo Cantaluppi, è firmato dai Viito fenomeno della nuova scena italiana da oltre 11 milioni di streaming, caratterizzati da una penna in perfetto equilibrio tra canzone d’autore e nuovo pop italiano.
La nuova Rosalba che gira per la città è una donna del suo tempo che procede per step di consapevolezza, libera dalle convenzioni e artefice del proprio destino, un’artista che con questo lavoro vuole trasmettere energie positive, regalare amore, suggestioni e non risposte, perché l’unica risposta possibile a volte è vivere al massimo il qui e l’ora
“E’ il brano manifesto dell’album. I Viito hanno avuto l’incredibile capacità di leggermi nel profondo dandomi la possibilità di raccontarmi liberamente così come sono, una Rosalba nuova, più consapevole, non diversa “Se mi perdi e poi non mi ritrovi/accendi la radio eccomi qua/c’è un nuovo fiore un nuovo arcobaleno/ Una nuova Rosalba in città”” Racconta Arisa.
L’album “Una nuova Rosalba in città” è il frutto di un lavoro durato più di un anno in un vero e proprio laboratorio creativo. Sono coinvolti 6 producer (Matteo Buzzanca, Matteo Cantaluppi, Dario Faini, Team Ithaka, Jason Rooney e Andro) e 17 autori, oltre alla stessa Arisa che firma 2 brani (Gianluca De Rubertis, Shridhar Solanki, Matteo Buzzanca, Lorenzo Vizzini, Alessandra Flora, Diego Mancino, Dario Faini, Giuseppe Zingaro, Vito Dell’Erba, Edwyn Roberts, Niccolò Agliardi, Marta Venturini, Morgan Giovannetti, Giulia Anania, Stefano Brandoni, Sobral e Cristiano Malgioglio). Un team messo in campo da Sugar che ha permesso ad Arisa di raccontare se stessa attraverso un lavoro di gruppo, con sonorità completamente diverse e testi cuciti su misura.