“Il brano è nato durante una giornata un po’ monotona in cui mi sentivo un po’ giù. Poi, vagando su YouTube, ho trovato una canzone di solo piano che mi ha ispirata e mi ha tirato fuori questa melodia molto velocemente”
Dal 28 maggio è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Arrels”, nuovo singolo di Aurora Batlle. Tradotto dal catalano, “Arrels” significa letteralmente “radici”. Questa nuova canzone di Aurora Batlle parte da una riflessione intima e personale della giovane autrice e approda ad un quesito finale: perseverare nel tentativo di cambiare ciò che non dipende da lei, oppure lasciarlo andare definitivamente. La strada giusta, infine, è quella delineata dai suoi antenati, simbolo di saggezza nell’immaginario comune e nel percorso artistico di Aurora.
Aurora Batlle ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Arrels” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Quando ho scritto questo brano, ero in un momento di grande riflessione, quindi ho deciso di farci una canzone a riguardo; questo brano è il quarto processo, ovvero la preghiera. Mentre a dicembre è uscito il terzo processo “la rabbia”, dato che il mio EP è composto da 6 brani e ognuno di loro è un processo, dal trauma alla rinascita. Arrels è anche un atto simbolico per la famiglia, una benedizione per il futuro, perché tutto è collegato alle radici e agli antenati.
Cosa vuoi comunicare con questo brano?
Vorrei che questa canzone fosse d’ispirazione per un cambiamento a chi ne ha bisogno e di non avere paura, ma affidarsi al proprio sentire.
C’è anche un videoclip, come si caratterizza?
Il videoclip inizia con una ragazza che fugge da un castello; e che va ad immergersi nei giardini e poi nel bosco. Inizia un percorso che la porterà ad un incontro simbolico con i suoi antenati, ritrovando il suo centro. La ragazza è convinta di avere fatto ore di camminata, mentre per tutto il tempo è stato confinata nei giardini del castello, ritrovando se stessa, lì dov’è sempre stata.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Questo progetto nasce un anno fa, in quarantena, in un momento di grande ispirazione e voglia di creare qualcosa di nuovo. Non mi sarei mai aspettata di riuscire a realizzarlo così presto, pensavo sarebbe stata una cosa che avrei fatto fra molto più tempo, è stata una bella sorpresa.