Resta alta la guardia dei militari dell’Arma nello specifico settore del furto di energia elettrica, controlli attenti e capillari in tutta la provincia reggina
REGGIO CALABRIA ‒ Una persona arrestata e 15 denunciate dopo i controlli effettuati nel reggino, nell’ambito del protocollo d’intesa tra Arma dei Carabinieri e Enel per la lotta al furto di energia elettrica.
Il 36enne arrestato vive a Motta San Giovanni ed è stato sorpreso all’interno della propria attività commerciale con allaccio abusivo alla rete elettrica. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Altre ispezioni mirate hanno consentito di scoprire allacci abusivi in appartamenti e in locali commerciali a Reggio Calabria, Mammola, Stignano, Placanica, Roccella Ionica, Camini, Caulonia, per un danno economico complessivo di 400mila euro.
Il furto di energia tramite allaccio alla rete elettrica pubblica è un furto aggravato e come tale punibile con la reclusione da due a sei anni e con una sanzione amministrativa da 927 euro a 1500 euro. Nel reato rientra anche la manomissione del contatore mediante l’utilizzo di un magnete per ridurre i consumi registrati.