Dalla chitarra acustica da 5 dollari, acquistata da suo padre negli anni ’50, all’indimenticabile versione dell’inno americano suonata a Woodstock, il documentario ripercorre la storia di Hendrix e, allo stesso tempo, rappresenta un vero e proprio viaggio nella musica degli ultimi 70 anni: mentre il rock’n’roll fa il suo debutto, Jimi Hendrix si esercita a provare le canzoni dei grandi maestri che formeranno il suo stile inimitabile, una miscela di blues, rock e psichedelia.
Dopo alcuni anni al fianco di Little Richard o Wilson Pickett, durante i quali ha imparato ad esibirsi, Hendrix nel 1966 viene notato dalla fidanzata di Keith Richards nel Greenwich Village e presentato a Chas Chandler, musicista del gruppo The Animals, che sta cercando di entrare in produzione. Sotto la sua guida, nell’insonne Londra degli Swinging Sixties, Jimi Hendrix forma la sua band, la Jimi Hendrix Experience, e raggiunge il successo, diventato un’icona del blues-rock psichedelico.
Morto a 27 anni, all’apice della sua gloria, Hendrix ha segnato diverse generazione di artisti della chitarra ed è passato alla leggenda come il più grande chitarrista della storia del rock. «Jimi Hendrix: Hear My Train A Comin’» è il terzo film documentario dedicato a Jimi Hendrix diretto da Bob Smeaton: nel 1998 il regista ha ricevuto il suo secondo Grammy per il documentario Jimi Hendrix: Band of Gypsies, mentre nel 2010, nel 40esimo anniversario della morte del chitarrista, ha diretto Jimi Hendrix: Voodoo Child.
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