ASTI – Segno ampiamento positivo per le docg Asti spumante e Moscato d’Asti, che hanno chiuso il 2020 con +8,4% di bottiglie, in totale 91 milioni 590.374, contro gli 84 milioni e 490.188 del 2019. In particolare, sono state prodotte 53.420.736 bottiglie di Asti Docg (nel 2019 erano 51.210.932) e 38.169.638 bottiglie di Moscato d’Asti Docg (nel 2019 erano 33.169.638). Boom nelle esportazioni negli Stati Uniti: 28 milioni di bottiglie totali delle due denominazioni contro i 20 dell’anno precedente; il balzo avanti è stato del Moscato d’Asti: 22 milioni, a fronte dei 15 milioni del 2019.
L’Asti docg, inoltre, è riuscito a conquistare un’importante fetta di mercato nel Regno Unito, con un incremento di quasi 2 milioni di bottiglie; l’export in Europa è cresciuto del 55,3%, la Russia si conferma primo mercato estero con quasi 11 milioni di bottiglie. I dati sono stati diffusi ieri dal Consorzio per la tutela che ha nominato il nuovo presidente: Lorenzo Barbero, 60 anni, enologo, direttore dello stabilimento Campari di Canale d’Alba (Cuneo).