Abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’attrice Yuliya Mayarchuk, ucraina di nascita, ma ormai italiana d’adozione, considerando che la sua carriere lavorativa l’ha svolta, e la sta continuando a svolgere, nel nostro Paese. Per lei diverse esperiene di prim’ordine sia a Teatro, sia in Televisione che al Cinema lavorando al fianco dei più grandi artisti italiani. Attualmente è impegnata con lo spettacolo teatrale “Una folle normalità”, la cui uscita è prossima. Ecco di seguito l’intervista all’attrice curata dalla The Mac Live Management.
La sua carriera si è svolta interamente o quasi in Italia, come si è trovata fino a questo momento e cosa ti ha attratto del nostro Paese?
In realtà io vivo in Italia da 23 anni, quindi la mia vita ormai è in questo Paese, ho il lavoro e la famiglia tutto strutturato qui, quindi non posso avere un confronto con una realtà con cui mi sono rapportata tantissimi anni fa, mi sono sentita sempre bene, dunque mi posso reputare quasi italiana e faccio parte di questa realtà con molta felicità.
Per lei tante esperienze sia sul grande che sul piccolo schermo. Come si è adattata a queste due realtà lavorative?
Per quanto riguarda il grande schermo ho fatto diversi film al Cinema, facendo l’attrice mi adeguo e scelgo di fare questo e lo vivo bene nel senso che recitare fa parte del mio lavoro o sia il Teatro o il Cinema o la Televisione, se mi danno una parte la preparo e cerco di farla al meglio delle mie possibilità.
Ha lavorato con molti volti noti, ha qualche aneddoto legato a qualcuno di loro?
Non mi vengono in mente aneddoti, ma più che altro pensieri di gratitudine, di condivisione perché ho lavorato tanti anni fa ad esempio con Nino Frassica per uno spettacolo teatrale ad abbiamo vissuto per un anno insieme e con questo spettacolo ho conosciuto una persona molto profonda, molto piena di luce che può portare verso il suo mondo. Poi ho lavorato con Vincenzo Salemme che è un altro talento assoluto ed una persona di grandissima umanità. A me impressiona molto il lato umano delle persone, al di la delle sue qualità lavorative indiscusse.
Nella serie “Il maresciallo Rocca” ha lavorato con Gigi Proietti, scomparso di recente. Che ricordo ha di lui?
Ho lavorato con Gigi Proietti, non avevo molte scene insieme a lui, però era già una persona accompagnata da un nome importante, quindi un grande. Però me lo ricordo come una persona molto semplice, molto cordiale, una persona allegra, mi sono sentita molto a mio agio nonostante fossi alle prime armi.
Covid permettendo, a breve sarà impegnata nello spettacolo teatrale “Una folle normalità”. Di che cosa si tratta?
“Una folle normalità” è uno spettacolo molto leggero, molto brioso. Ovviamente con i tempi che stiamo vivendo oggigiorno la gente vuole in primis svagarsi con la mente, vuole divertirsi e non pensare alle proprie problematiche quotidiane. Quindi in questo spettacolo si passa attraverso una chiave molto comica, anche grottesca e si interpellano diversi personaggi femminili sia della storia che della fantasia. Io interpreto da Lucrezia Borgia ad Eva di Adamo ed Eva alla Cenerentola, sono tutti omaggi a personaggi femminili in una chiave molto divertente insieme al mio compagno di scena Jury Monaco che ha anche scritto questo spettacolo che ovviamente mi supporta nel racconto di tutti questi personaggi.