ROMA – “La mia valutazione sul coinvolgimento del popolo è sempre positiva. Le regole però devono valere per tutti: nel 2015 il referendum che avevo promosso per l’abrogazione di un articolo della legge Fornero aveva visto 650mila adesioni ma fu poi dichiarato inammissibile perché toccava troppe materie, perché la riforma delle pensioni era collegata alla manovra. Anche l’autonomia è un collegato alla legge di bilancio per cui, fermo restando la potestà della Cassazione sulla decisione, tutta questa operazione mi pare più mediatica e politica che referendaria. Tutti poi sanno che il quesito che chiede l’abolizione dell’intera legge è smaccatamente inammissibile tanto è vero che le regioni contrarie all’autonomia hanno scelto anche una strada diversa con n quesito parziale. Anche perché non va dimenticato che stiamo parlando di una legge, per così dire, costituzionalmente necessaria”.
Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli (Lega) in una intervista al Sole 24 Ore commentando la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.