Disponibile, dalla mezzanotte di oggi 3 giugno, il nuovo singolo del quartetto abruzzese Nineties. Il nuovo brano è uno zoom sui rimpianti
Autunni è il nuovo singolo, il secondo, pubblicato dalla giovane band abruzzese Nineties: un gruppo attivo sin dal 2018 che pratica un indie rock, in italiano, con influenze funk e cantautorali. Dopo due anni intensi che li hanno visti partecipare ad eventi locali – e non solo – come il Rock Night in piazza ad Avezzano, lo Spaghetti Open Mic al marmo di Roma, il Castellafiume got talent (contest nel quale sono risultati vincitori) ed il Nevermore, la band abruzzese è pronta per il secondo singolo.
Preludio per la pubblicazione dell’album, Autunni parla dei rimpianti, delle delusioni, delle occasioni mancate e dei treni persi che la vita non ci ripresenterà più. Così il bassista della band Gianluca Occhiuzzi: “Il focus della canzone è quello di non avere mai rimpianti in tutte le nostre azioni quotidiane. Il ritornello recita «Ma tu chiamala perché, che poi non ritorna, l’occasione d’una vita, poi si sogna». Il rimpiangere quello che non si fa è collegato anche all’amore dove non si deve esitare ma si deve cogliere la palla al balzo per manifestare il nostro sentimento”.
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Pubblicato da NINETIES su Lunedì 1 giugno 2020
La cover del disco, che proponiamo in apertura, contiene un proverbio cinese che recita “un giorno, tre autunni”: metafora legata al lento scorrere del tempo, quando si attende qualcuno di veramente importante.
Questa la line-up della band dell’aquilano: Luca Piccone (vocals), Francesco Paolo De Pisi (guitar) Gianluca Occhiuzzi (bass), Nicola Santucci (drums). Autunni è stato prodotto da Kimera Rock c/o Mind Over All da Roberto Bisegna e Andrea Pellegrini ed è disponibile da oggi su tutti i digital store.
TESTO DI AUTUNNI – NINETIES
All’alba della prima luna
Pensando fosse solo fortuna
Ignorando quel mio destino
Dal sentor dell’eros assassino
E io che t’ho sempre cercata
E tu che amor fuggi affannata
Tra le mille corse, tra mille forse
Tra mille foglie, le foglie rosse
Ma tu chiamala perché, che poi non ritorna
L’occasione d’una vita, poi si sogna
Ma tu chiamala perché non durerà per sempre
L’occasione d’una vita
Ma tu chiamala perché, che poi non ritorna
L’occasione d’una vita, poi si sogna
Ma tu chiamala perché non durerà per sempre
L’occasione d’una vita
Poi si perde
Ed in un giorno passan tre autunni
Con sogni e incubi notturni
Del destino non si avrà rimorso
Collegati da un filo rosso
Il nostro più che amore e psiche.
Sarà solo amore fuori dalle righe
Tra le mille corse, tra mille forse
Tra mille foglie, le foglie rosse
Ma tu chiamala perché, che poi non ritorna
L’occasione d’una vita, poi si sogna
Ma tu chiamala perché non durerà per sempre
L’occasione d’una vita
Ma tu chiamala perché, che poi non ritorna
L’occasione d’una vita, poi si sogna
Ma tu chiamala perché non durerà per sempre
L’occasione d’una vita
Poi si perde
Ma con l’angoscia di ogni tuo gesto
Ogni parola è fuori contesto
É rimasto solo il mio sentimento
Sono una vela, ma senza vento