ROMA – “I ragazzi hanno ragione: abbiamo acceso i pc ma spento gli animi. Tutti dobbiamo ricordare che l’Italia deve pensare alle giovani generazioni, non essere un Paese che si occupa solo delle generazioni più anziane”. Così la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. E sulla crisi di governo: “Indebolisce, oltre alla classe politica, anche il Paese: in un momento di pandemia, in cui dobbiamo vaccinare, riaprire la scuola, in cui ci sono tante attività in difficoltà, quello che ci vuole non è una crisi di governo, mi auguro prevalga senso di responsabilità. Questa dovrebbe essere il punto principe a cui guardare quando si fa politica”.
“Decideranno le Regioni quando riaprire – osserva la responsabile dell’Istruzione – io come governo ho messo in essere tutto quello che era necessario per far ripartire la scuola, abbiamo lavorato su mezzi pubblici, igienizzanti, mascherine. Sono state fatte azioni concrete e reali; quando i governatori decideranno che i ragazzi possono tornare a scuola potranno farlo, è tutto pronto”.
Sulle vaccinazioni “i docenti sono stati considerati categoria prioritaria ma dopo i sanitari e gli anziani. E’ vero, la scuola è un servizio pubblico essenziale, anche il personale Ata va vaccinato il prima possibile. L’Italia sta vaccinando in modo celere, prima ci vacciniamo tutti e meglio sarà; spero si faccia prestissimo con i sanitari e i nostri nonni per arrivare poi alla scuola, partendo dai docenti fragili e da chi ha una età più avanzata per arrivare ai più giovani”.