L’emergenza Covid-19 ha messo in difficoltà tutti, ma il mondo della scuola non ha esitato a rialzarsi: nuove modalità didattiche e l’uso della tecnologia hanno permesso agli studenti e ai docenti di non fermarsi. L’anno scolastico è salvo e si è arrivati a poche settimane dalla sua conclusione. Anche l’esame finale per le scuole superiori, la maturità 2020, pietra miliare per generazioni di studenti, è stato preservato e attende i maturandi il prossimo giugno.
Certo, avrà una veste totalmente nuova rispetto al passato, data la situazione fuori dal comune. La formula sarà quella, ormai confermata, del maxi orale, che la ministra dell’Istruzione vorrebbe si facesse in presenza, a scuola, davanti alla commissione interna ad eccezione del presidente esterno.
Il giorno della data dell’esame di maturità sarà il 17 giugno “e l’esame orale partirà da un argomento che non sarà una tesina ma un argomento da cui partiranno scelto con i loro prof. Si parte da un argomento di indirizzo”, ha detto la Azzolina a Skuola.net. “L’esame di stato non è un interrogatorio ma l’apice di un percorso non può riguardare quanto no è stato fatto”.
“L’esame rappresenta la conclusione di un percorso. Per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi di più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale. Questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno. Poi ci sarà la possibilità di far sì che l’esame orale partirà da un argomento che non sarà una tesina ma un argomento da cui partiranno scelto con i loro prof”, ha concluso Azzolina.
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