Bando Rinnovabili e Comunità Energetiche, scadenza prorogata al 20 novembre

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Via Roma, L’Aquila, il giorno dopo il terremoto.
5b5. In via Roma, il giorno dopo il terremoto del 6 aprile 2009, L’Aquila. Rocco Rorandelli / TerraProject

ROMA – Bando per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili e la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili nei territori del centro Italia colpiti dal sisma 2009 e 2016, la scadenza è stata prorogata al 20 novembre. Il Commissario Straordinario Sisma 2016 con l’Ordinanza n. 38, efficace da oggi, sposta il termine ultimo per la presentazione delle domande da parte di enti e Comuni dal 31 ottobre al prossimo 20 novembre 2022.  

Così le amministrazioni pubbliche e gli enti dei Comuni coinvolti dal sisma del 2009 e del 2016 distribuiti nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria avranno maggior tempo per predisporre la domanda di partecipazione al bando, pubblicato nell’ambito del programma Next Appennino e che mette a disposizione 68 milioni di euro finanziati dal Fondo Complementare al PNRR. Il bando finanzia il 100% a fondo perduto ogni tipo di impianto rinnovabile se ci si impegna a costituire una Comunità energetica o se si prevede la condivisione del calore con il teleriscaldamento. Il finanziamento scende al 50% per la realizzazione degli impianti rinnovabili senza la condivisione dell’energia.   

Nelle scorse settimane Legambiente ha avviato, in collaborazione con la Struttura del Commissario nell’ambito del programma Next Appennino, una campagna di informazione e assistenza per promuovere questa grande opportunità per i Comuni del cratere del centro Italia. In ogni regione sono aperti gli “Sportelli Energia” presso i quali è possibile richiedere informazioni, chiarimenti e assistenza sulla presentazione della domanda al bando. Le informazioni su contatti e numeri telefonici sono reperibili consultando il sito web www.comunirinnovabili.it.  

“La proroga firmata dal Commissario straordinario è una buona notizia per quanti vogliano partecipare al bando che coinvolge oltre a enti e amministrazioni anche imprese e cittadini – dichiara Maria Maranò, segreteria nazionale di Legambiente – Si tratta di una grande opportunità non solo per contrastare il caro energia e il caro bollette, che in questi mesi affligge l’intero Paese, ma anche per abbandonare l’uso di fonti fossili e portare avanti in maniera spedita la transizione verso fonti di energia rinnovabile, uno degli asset per risolvere la crisi climatica. In queste prime settimane di attività abbiamo già tenuto, in collaborazione con la Struttura del Commissario, diversi incontri pubblici e webinar online raccogliendo tante adesioni e richieste di chiarimenti sulla procedura di presentazione di domanda al bando. Ad oggi, la partecipazione dei Comuni e dei cittadini è andata oltre le aspettative: circa il 50% dei Comuni coinvolti dal bando hanno già pubblicato la manifestazione di interesse per chiedere ai loro cittadini di condividere l’energia rinnovabile prodotta sul proprio territorio tramite le Comunità energetiche. E’ un risultato per noi straordinario, dimostra che l’innovazione ambientale, sociale e tecnologica di cui sono portatrici le Comunità Energetiche Rinnovabili è considerato uno strumento per la rigenerazione sociale ed economica dei territori colpiti. La proroga permetterà ad altri Comuni di attivarsi”.