Bardonecchiarp Festival 2022: la masterclass torna in presenza

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BARDONECCHIARP FESTIVAL COLORS LO SPIN-OFF DI SCENARIO MONTAGNA DEDICATO ALL’ARPA CELTICA (E NON SOLO) TORNA IN PRESENZA DAL 16 AL 21 AGOSTO CON LA MASTERCLASS, CONCERTI, EVENTI SPECIALI Il Festival Una Masterclass che dopo due anni ritorna in presenza (ma che conserva un modulo speciale online) con i migliori artisti e performer e con corsi per tutti i livelli, per scoprire tutti i COLORI dell’arpa. Un viaggio in stili, tecniche e sonorità ognuna diversa dall’altra. Concerti serali al Palazzo delle Feste, eventi speciali, escursioni musicali nei boschi. Il tutto a Bardonecchia: un luogo meraviglioso immerso nella Natura, in cui godersi il sole, le montagne, i boschi e la grande musica dei più importanti performer nazionali e internazionali di arpa. La Masterclass I migliori Artisti e performer internazionali per esplorare tutti i colori dell’arpa, sia per chi è agli inizi sia per chi ha già diversi anni di studio dell’arpa alle spalle. Dopo due anni online a causa dell’emergenza sanitaria, quest’anno la Masterclass torna in presenza: un’esperienza didattica, ma anche di relax per godersi un luogo meraviglioso (e tutti gli eventi ed i concerti del Festival!). Un modo divertente e per stare insieme e “fare gruppo” nel modo più bello! Resta, per chi non potesse venire a Bardonecchia, anche la possibilità di un modulo online fruibile comodamente da casa propria. Gli Artisti Per ogni Artista uno stile diverso, sonorità diverse…e un colore diverso. KATIA ZUNINO - Direttrice artistica Verde, come la Natura in cui è immerso il nostro Festival. E chi meglio di Katia Zunino poteva simboleggiare questo colore? Direttrice artistica del BardonecchiArp Festival dal 2018, da sempre in prima fila nella ricerca delle vibrazioni profonde tra l’arpa e la Natura ma anche delle sperimentazioni didattiche (e non solo) attraverso il digitale. Dopo lo studio del pianoforte e dell’arpa classica al Conservatorio di Torino e Novara, decide di dedicarsi completamente all’arpa ‘celtica’. In Irlanda ha suonato con Grainne Hambley e Janet Harbisson e in Scozia con musicisti di fama internazionale come con Wendy Stewart (Edimburgh Harp Festival), Anne Marie O’Farrell, Cormac De Barra, Deirdre O’Brian Vaughan, Cyril O’Donoghue, Graham Dunne, Martin Hayes e Dennis Cahill. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali per arpa classica, da anni si dedica alla didattica e all’insegnamento della tecnica sull’arpa irlandese e scozzese tenendo corsi di musica in Europa. La sua attività concertistica la vede protagonista nei più prestigiosi teatri italiani (Teatro Regio Torino, Carlo Felice di Genova, Teatro alla Scala  e il Teatro Filodrammatici di Milano, Mole Vanvitelliana di Ancona, Rocca Costanza di Pesaro…), in molte rassegne e Festival come Celtica, Triskell, Celtival, Montelago e Arezzo Celtic Festival, Ennis Trad Festival in Irlanda, Irish Music Festival di Tesserete. MARIO LIPPARINI Arpista, chitarrista, flautista: Mario Lipparini è un blu profondo, come profonda è la sua conoscenza della musica. Inizia la sua formazione musicale sulla chitarra classica al Conservatorio di Bologna, ma presto viene attirato dall’arpa irlandese: frequenta workshop di arpa celtica e bardica con Grainne Hambly, Paul Dooley e Michelle Mulcahy (IRL), Dominig Bouchaud e Myrdhin (FRA). Nel frattempo in Irlanda e in Italia partecipa a session irlandesi e festival dove approccia anche il flauto traverso irlandese con Brendan O’Hara, Paul O’Shaughnessy, Davy McGuire, Michael Clarkson, Desy Adams, John Kelly. Allo stesso tempo approfondisce la chitarra acustica, strumento con cui si approccia alla composizione, con scorribande nel jazz, scampagnate nel blues e new soul, lunghi viaggi nella danza popolare. Ha fondato diversi gruppi in giro per l’Europa, tra i quali: Archam, Fiddler’s Elbow, DesOrdinary, Duo Lilù, DadGad, e con cui ha registrato diversi album. Dal 2013 la collaborazione con Seamus O’Kane, bodhranista e bodhrán e harp maker, con cui ha registrato una monografia su Edward Bunting e le sue “Ancient Music of Ireland” e il Belfast Harp Festival del 1792. SILVIA MASERATI Silvia Maserati è musicista, formatrice, arpaterapeuta (CCM) e musicoterapeuta con formazione accademica (Diploma Accademico di Secondo Livello, Conservatorio Frescobaldi di Ferrara): ha approfondito le applicazioni dell’arpaterapia nelle cure palliative, in oncologia, nella terapia intensiva e nella neuroriabilitazione, specializzandosi nelle tecniche della Neurologic Music Therapy. Fondatrice di Infinitamusica Onlus, ente no profit milanese, attiva nella progettazione di interventi di arpaterapia in ambito sanitario e socio-sanitario, è membro della Società Italiana di Cure Palliative e partecipa regolarmente ai lavori congressuali nazionali dal 2018, con interventi inerenti all’arpaterapia in hospice. Certificata in VAHT® dal 2021, è attualmente impegnata nello studio delle applicazioni della Vibroacoustic Harp Therapy al trattamento integrato delle sindromi dolorose. Conduce in parallelo progetti di intervento fondati sul legame tra musica e parola e ricerche sul potenziale terapeutico di pratiche e repertori musicali culturalmente specifici, orientate ai principi dell’etnomusicologia medica. Silvia è inoltre autrice di numerose importanti pubblicazioni sull’arpaterapia ed il potere curativo della musica. Con Silvia conosceremo ed impareremo tutto il potere dell’arpa e del suo suono. VANESSA D’AVERSA Vanessa D’Aversa è la prima arpista cromatica in Italia a proporre un utilizzo professionale di questo strumento nella didattica e nello sviluppo sia in campo classico, che soprattutto moderno e jazz svolgendo seminari e organizzando gruppi studio con arpisti che vogliono iniziare a scoprire l’armonia attraverso l’arpa cromatica o diventare arpisti cromatici professionisti. Il sito didattico www.chromharp66.com proietta l’arpa verso nuove pratiche d’insegnamento più intuitive e moderne, che portano l’arpa stessa a recuperare il gap rispetto agli altri strumenti, attraverso una ricerca spasmodica di miglioramento sia nel campo didattico che liutario, grazie anche alla collaborazione con liutai e produttori. Lo scopo di Vanessa è espandere la conoscenza tra gli arpisti di nuovi modi di suonare le arpe, attraverso tecniche e prototipi molto differenti tra loro: l’applicazione della tecnologia MIDI, l’enarmonia estemporanea nel jazz con la F.E.P.A. Technique Enarmonia Estemporanea per l’arpa a Pedali (“Fast En-harmony for Pedal Harp”) e F.E.L.A. Technique Enarmonia Estemporanea per l’Arpa a Levette (“Fast En-harmony for Lever Harp”), l’utilizzo anche dell’improvvisazione come mezzo propedeutico ed espressivo prima ancora della lettura della notazione come volano per un’approccio tecnico creativo e flessibile, l’utilizzo di effetti sonori digitali ed analogici, e soprattutto la riscoperta dell’arpa Cromatica 6/6. “Il processo creativo nel jazz tra composizione ed Improvvisazione” è un libro rilevante, scritto da Vanessa D’Aversa ed utilizzato anche in alcune classi di Conservatorio di composizione jazz o storia del jazz. YUAN DENG Anche lo zheng (o Gu zheng) viene dalla stessa famiglia dell’arpa. Deng Yuan è nata a Nanchino e suona l’arpa Gu Zheng dall’età di 6 anni. Ha ottenuto la certificazione di Gu Zheng con il livello più alto in Cina ed ha partecipato a diversi spettacoli e concerti sia in Cina sia in Italia. In seguito ad un suo concerto al Museo MAO di Torino nel 2013 inizia la sua collaborazione con Felmay (etichetta discografica che si occupa principalmente di musica etnica e World e che opera in Italia, Europa e USA), che ha pubblicato i suoi brani nell’album “Il fiume e la montagna”. Lo strumento fa parte della famiglia delle cetre ed è dotato di 21 corde, veniva originariamente utilizzato dalle orchestre che suonavano alla corte imperiale cinese, mentre risale solo al XIX secolo il suo uso solistico, ampliandone il repertorio e prestandosi a tecniche più complesse. Il Zheng è disposto in posizione orizzontale, come la maggior parte delle cetre a tavola dell’asia orientale. Si suona utilizzando dei plettri con la mano destra, con i quali si pizzicano le corde, mentre la sinistra viene utilizzata per premere le corde stesse ed ottenere note di diverso timbro ed altezza (tecnica: glissando e degli armonici). BardonecchiArp Festival Un altro ritorno in presenza dopo due anni. Lo spin-off di Scenario Montagna dedicato al mondo dell’arpa celtica ritorna in “full presence” con la sua Masterclass internazionale ed i suoi concerti ed eventi speciali, dal 16 al 21 agosto a Bardonecchia. Tra gli artisti-docenti, la cinese Yuan Deng con il suo Gu zheng, l’arpa cinese dal suono ipnotico, Vanessa D’Aversa, la più importante performer italiana di arpa cromatica e arpa jazz, Mario Lipparini, grande maestro dell’arpa irlandese, Silvia Marmasti, nome di punta a livello nazionale dell’Arpaterapia. Il Programma www.bardonecchiarp.eu

Dal 16 al 21 agosto in programma concerti serali al Palazzo delle Feste, eventi speciali, escursioni musicali nei boschi

Una Masterclass che dopo due anni ritorna in presenza (ma che conserva un modulo speciale online) con i migliori artisti e performer e con corsi per tutti i livelli, per scoprire tutti i colori dell’arpa. Un viaggio in stili, tecniche e sonorità ognuna diversa dall’altra. Concerti serali al Palazzo delle Feste, eventi speciali, escursioni musicali nei boschi. Il tutto a Bardonecchia: un luogo meraviglioso immerso nella Natura, in cui godersi il sole, le montagne, i boschi e la grande musica dei più importanti performer nazionali e internazionali di arpa.

La Masterclass

I migliori Artisti e performer internazionali per esplorare tutti i colori dell’arpa, sia per chi è agli inizi sia per chi ha già diversi anni di studio dell’arpa alle spalle. Dopo due anni online a causa dell’emergenza sanitaria, quest’anno la Masterclass torna in presenza: un’esperienza didattica, ma anche di relax per godersi un luogo meraviglioso (e tutti gli eventi ed i concerti del Festival!). Un modo divertente e per stare insieme e “fare gruppo” nel modo più bello! Resta, per chi non potesse venire a Bardonecchia, anche la possibilità di un modulo online fruibile comodamente da casa propria.

Gli Artisti

Per ogni Artista uno stile diverso, sonorità diverse…e un colore diverso.

KATIA ZUNINO – Direttrice artistica

Verde, come la Natura in cui è immerso il nostro Festival. E chi meglio di Katia Zunino poteva simboleggiare questo colore? Direttrice artistica del BardonecchiArp Festival dal 2018, da sempre in prima fila nella ricerca delle vibrazioni profonde tra l’arpa e la Natura ma anche delle sperimentazioni didattiche (e non solo) attraverso il digitale. Dopo lo studio del pianoforte e dell’arpa classica al Conservatorio di Torino e Novara, decide di dedicarsi completamente all’arpa ‘celtica’. In Irlanda ha suonato con Grainne Hambley e Janet Harbisson e in Scozia con musicisti di fama internazionale come con Wendy Stewart (Edimburgh Harp Festival), Anne Marie O’Farrell, Cormac De Barra, Deirdre O’Brian Vaughan, Cyril O’Donoghue, Graham Dunne, Martin Hayes e Dennis Cahill. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali per arpa classica, da anni si dedica alla didattica e all’insegnamento della tecnica sull’arpa irlandese e scozzese tenendo corsi di musica in Europa. La sua attività concertistica la vede protagonista nei più prestigiosi teatri italiani (Teatro Regio Torino, Carlo Felice di Genova, Teatro alla Scala  e il Teatro Filodrammatici di Milano, Mole Vanvitelliana di Ancona, Rocca Costanza di Pesaro…), in molte rassegne e Festival come Celtica, Triskell, Celtival, Montelago e Arezzo Celtic Festival, Ennis Trad Festival in Irlanda, Irish Music Festival di Tesserete.

MARIO LIPPARINI

Arpista, chitarrista, flautista: Mario Lipparini è un blu profondo, come profonda è la sua conoscenza della musica. Inizia la sua formazione musicale sulla chitarra classica al Conservatorio di Bologna, ma presto viene attirato dall’arpa irlandese: frequenta workshop di arpa celtica e bardica con Grainne Hambly, Paul Dooley e Michelle Mulcahy (IRL), Dominig Bouchaud e Myrdhin (FRA). Nel frattempo in Irlanda e in Italia partecipa a session irlandesi e festival dove approccia anche il flauto traverso irlandese con Brendan O’Hara, Paul O’Shaughnessy, Davy McGuire, Michael Clarkson, Desy Adams, John Kelly. Allo stesso tempo approfondisce la chitarra acustica, strumento con cui si approccia alla composizione, con scorribande nel jazz, scampagnate nel blues e new soul, lunghi viaggi nella danza popolare. Ha fondato diversi gruppi in giro per l’Europa, tra i quali: Archam, Fiddler’s Elbow, DesOrdinary, Duo Lilù, DadGad, e con cui ha registrato diversi album. Dal 2013 la collaborazione con Seamus O’Kane, bodhranista e bodhrán e harp maker, con cui ha registrato una monografia su Edward Bunting e le sue “Ancient Music of Ireland” e il Belfast Harp Festival del 1792.

SILVIA MASERATI

Silvia Maserati è musicista, formatrice, arpaterapeuta (CCM) e musicoterapeuta con formazione accademica (Diploma Accademico di Secondo Livello, Conservatorio Frescobaldi di Ferrara): ha approfondito le applicazioni dell’arpaterapia nelle cure palliative, in oncologia, nella terapia intensiva e nella neuroriabilitazione, specializzandosi nelle tecniche della Neurologic Music Therapy. Fondatrice di Infinitamusica Onlus, ente no profit milanese, attiva nella progettazione di interventi di arpaterapia in ambito sanitario e socio-sanitario, è membro della Società Italiana di Cure Palliative e partecipa regolarmente ai lavori congressuali nazionali dal 2018, con interventi inerenti all’arpaterapia in hospice. Certificata in VAHT® dal 2021, è attualmente impegnata nello studio delle applicazioni della Vibroacoustic Harp Therapy al trattamento integrato delle sindromi dolorose. Conduce in parallelo progetti di intervento fondati sul legame tra musica e parola e ricerche sul potenziale terapeutico di pratiche e repertori musicali culturalmente specifici, orientate ai principi dell’etnomusicologia medica. Silvia è inoltre autrice di numerose importanti pubblicazioni sull’arpaterapia ed il potere curativo della musica. Con Silvia conosceremo ed impareremo tutto il potere dell’arpa e del suo suono.

VANESSA D’AVERSA

Vanessa D’Aversa è la prima arpista cromatica in Italia a proporre un utilizzo professionale di questo strumento nella didattica e nello sviluppo sia in campo classico, che soprattutto moderno e jazz svolgendo seminari e organizzando gruppi studio con arpisti che vogliono iniziare a scoprire l’armonia attraverso l’arpa cromatica o diventare arpisti cromatici professionisti. Il sito didattico www.chromharp66.com proietta l’arpa verso nuove pratiche d’insegnamento più intuitive e moderne, che portano l’arpa stessa a recuperare il gap rispetto agli altri strumenti, attraverso una ricerca spasmodica di miglioramento sia nel campo didattico che liutario, grazie anche alla collaborazione con liutai e produttori. Lo scopo di Vanessa è espandere la conoscenza tra gli arpisti di nuovi modi di suonare le arpe, attraverso tecniche e prototipi molto differenti tra loro: l’applicazione della tecnologia MIDI, l’enarmonia estemporanea nel jazz con la F.E.P.A. Technique Enarmonia Estemporanea per l’arpa a Pedali (“Fast En-harmony for Pedal Harp”) e F.E.L.A. Technique Enarmonia Estemporanea per l’Arpa a Levette (“Fast En-harmony for Lever Harp”), l’utilizzo anche dell’improvvisazione come mezzo propedeutico ed espressivo prima ancora della lettura della notazione come volano per un’approccio tecnico creativo e flessibile, l’utilizzo di effetti sonori digitali ed analogici, e soprattutto la riscoperta dell’arpa Cromatica 6/6. “Il processo creativo nel jazz tra composizione ed Improvvisazione” è un libro rilevante, scritto da Vanessa D’Aversa ed utilizzato anche in alcune classi di Conservatorio di composizione jazz o storia del jazz.

YUAN DENG

Anche lo zheng (o Gu zheng) viene dalla stessa famiglia dell’arpa. Deng Yuan è nata a Nanchino e suona l’arpa Gu Zheng dall’età di 6 anni. Ha ottenuto la certificazione di Gu Zheng con il livello più alto in Cina ed ha partecipato a diversi spettacoli e concerti sia in Cina sia in Italia. In seguito ad un suo concerto al Museo MAO di Torino nel 2013 inizia la sua collaborazione con Felmay (etichetta discografica che si occupa principalmente di musica etnica e World e che opera in Italia, Europa e USA), che ha pubblicato i suoi brani nell’album “Il fiume e la montagna”. Lo strumento fa parte della famiglia delle cetre ed è dotato di 21 corde, veniva originariamente utilizzato dalle orchestre che suonavano alla corte imperiale cinese, mentre risale solo al XIX secolo il suo uso solistico, ampliandone il repertorio e prestandosi a tecniche più complesse. Il Zheng è disposto in posizione orizzontale, come la maggior parte delle cetre a tavola dell’asia orientale. Si suona utilizzando dei plettri con la mano destra, con i quali si pizzicano le corde, mentre la sinistra viene utilizzata per premere le corde stesse ed ottenere note di diverso timbro ed altezza (tecnica: glissando e degli armonici).

BardonecchiArp Festival

Un altro ritorno in presenza dopo due anni. Lo spin-off di Scenario Montagna dedicato al mondo dell’arpa celtica ritorna in “full presence” con la sua Masterclass internazionale ed i suoi concerti ed eventi speciali, dal 16 al 21 agosto a Bardonecchia. Tra gli artisti-docenti, la cinese Yuan Deng con il suo Gu zheng, l’arpa cinese dal suono ipnotico, Vanessa D’Aversa, la più importante performer italiana di arpa cromatica e arpa jazz, Mario Lipparini, grande maestro dell’arpa irlandese, Silvia Marmasti, nome di punta a livello nazionale dell’Arpaterapia.

PROGRAMMA: www.bardonecchiarp.eu