BARI – Gli appartamenti sono diventati negli ultimi tempi non solo luoghi per normali convivenze ma anche spazi per attività illecite di vario tipo. Questo è quanto scoperto dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Bari, i quali in un normale controllo finalizzato alla prevenzione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti hanno individuato in un appartamento ubicato in una zona centrale cittadina una vera e propria serra in cui era presente una piantagione di “marijuana”.
Insospettiti da un insolito viavai di persone, le Fiamme Gialle eseguivano una perquisizione nell’abitazione dove veniva scoperta una stanza, di oltre 20 metri quadrati, dotata di un potente impianto di illuminazione alogena, interamente adibita alla coltivazione della sostanza stupefacente.
Quaranta le piante rinvenute, alte circa due metri, pronte per essere private delle preziose foglie; la marijuana già raccolta, circa 150 grammi, era confezionata in sacchetti di plastica. Nella casa, inoltre, sono stati rinvenuti decine di ovuli contenenti “hashish” del peso complessivo di circa 500 grammi.
L’anomalo giardiniere, un barese di anni 47, già con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, è stato tratto in arresto in flagranza di reato, mentre tutta l’attrezzatura presente è stata sottoposta a sequestro.
MENTRE NEL PRIMO CASO SI COLTIVAVA NEL SECONDO SI VENDEVA – Nel Quartiere San Pasquale a Bari sempre i “Baschi Verdi” hanno individuato un appartamento occupato da una persona del posto che lo aveva adibito ad un vero e proprio “supermarket” della droga. Al suo interno è stato rinvenuto un bilancino di precisione e centinaia di sacchetti di plastica utilizzati per preparare e vendere dosi di stupefacente, nonché 104 grammi di “cocaina”, 350 grammi di “marijuana” e 6 ovuli contenenti 60 grammi di “hashish”, il tutto sottoposto a sequestro.
L’utilizzatore dell’appartamento, un soggetto barese, incensurato di anni 24, è stato tratto
in arresto. Sono attualmente in corso ulteriori approfondimenti investigativi al fine di individuare eventuali altri complici del ragazzo e fare luce sulla provenienza dello stupefacente.