GENOVA – “La Xj, isolata ieri a Reggio Calabria, non è altro che una ricombinazione delle sotto-varianti di Omicron BA.1 e BA.2, dunque contiene un pezzettino dell’una e uno dell’altra. Ma ancora una volta va fatta chiarezza senza alzare un polverone ingiustificato o allarmismo inutile: è nell’ordine delle cose che il virus muti ed evolva, ci saranno sempre varianti e ricombinazioni come abbiamo visto per tanti altri virus. E’ nell’ordine delle cose, non c’è da preoccuparsi più di tanto. E come contino a dire sin dall’isolamento di Alfa ‘evitiamo il terrorismo delle varianti”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
“L’aver scoperto la mutazione Xe in Inghilterra, come anche quella isolata in Calabria, è frutto del fatto che studiamo questo virus come mai avevamo fatto in passato. Ciò da una parte è un bene perché stiamo imparando a conoscerlo, dall’altra però continuano a uscire notizie scientifiche, cliniche, laboratoristiche che dovrebbero essere solo appannaggio della comunità scientifica, che invece quando arrivano al grande pubblico, non pronto a capire fino in fondo cos’è una ricombinazione rispetto a una variante, si diffonde un allarmismo ingiustificato. Per questo – ribadisce – bisogna fare molta attenzione alla comunicazione corretta”.
Quanto a Xj “per ora tutto quello che sappiamo che potrebbe essere più contagiosa ma deve assolutamente essere provato. Dunque ci vogliono ulteriori studi”.