“La nostra missione è essere sempre più vicini alle persone, e di fare in modo che le persone siano vicine grazie ai collegamenti digitali, soprattutto in questo periodo che ci obbliga al distanziamento fisico. Per questo abbiamo creduto da subito nel progetto BUL e abbiamo siglato accordi con Open Fiber per la commercializzazione della connettività. L’infrastruttura è un punto di partenza indispensabile – ha concluso Basso – ma il digital divide si chiude quando gli utenti si rivolgono a noi per attivare il servizio”.
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